Ecomuseo di El Tanque rappresenta la riuscita di un improbabile connubio tra il mondo rurale di una volta e le moderne tecnologie all’avanguardia, che sono riuscite, quel mondo, a riprodurlo pressoché fedelmente.
Del resto come immaginare la vita degli abitanti di un casolare, all’interno del quale vivevano più famiglie, la loro relazione con l’ambiente circostante e le attività quotidiane cui si dedicavano, la coltivazione della patata, l’importanza degli animali, il ruolo della donna negli anni ’50 del secolo scorso o più semplicemente la routine nei campi, se non grazie al supporto delle nuove tecnologie a disposizione oggi?
Ecomuseo, inaugurato il 22 dicembre 2018 dopo 20 anni di attesa, è uno straordinario luogo dove è possibile scoprire come si svolgeva la vita degli abitanti del casolare dei Partidos de Franquis de Abajo; l’edificio risale alla fine del XVII secolo – inizi del XVIII, ed è stato restaurato fedelmente ricostruendo le tre epoche che ha attraversato.
Dopo un ritardo ventennale, Ecomuseo ora dà la possibilità a residenti e visitatori di compiere un percorso nel mondo rurale antico, avvalendosi di strumenti come visori a realtà aumentata e virtuale, suonando le antiche campane mediante un touchscreen, seguendo proiezioni con le testimonianze di uomini e donne che hanno vissuto e lavorato nel casolare.
Ultima, grande e straordinaria opera del Consorzio de la Isla Baja, consorzio costituito negli anni 90 per rendere dinamica l’economia di un’area tra le più povere di Tenerife, Ecomuseo rappresenta il risultato di un percorso burocratico pesante.
Basti ad esempio considerare le problematiche legate all’acquisizione dei terreni, di proprietà di famiglie emigrate in Venezuela e a Cuba, qui poi decedute, e quindi passate in mano a più eredi, oppure alla realizzazione della deviazione del barranco e della strada che porta al parcheggio, anch’esso da costruire ex novo, e infine dell’impianto elettrico, mancante.
Il concetto su cui è stata fondata la ristrutturazione e il recupero dell’Ecomuseo è quello che il complesso avesse dovuto trasmettere la stessa calma che abitava nella zona rurale e quindi dovesse favorire passeggiate tranquille con la possibilità di sedersi per guardare le proiezioni e sentire le testimonianze del passato, tradotte in tre lingue e con un sistema che riproduce i suoni della natura.
La prima cosa che s’incontra entrando nell’Ecomuseo è dedicata al contesto storico del Partito de Abajo, che favorisce l’immersione nell’epoca insieme alle vecchie foto del paese.
La seconda è la cucina, con elementi tipici del periodo legati ai cereali, e quindi un tostapane antico, un mulino a mano, un setaccio per il grano, la formaggiera, tutti oggetti che erano comuni all’uomo di quell’epoca.
Attraverso le proiezioni si assiste a com’era organizzata una giornata tipo, con l’occupazione nei campi o nelle stalle.
El Tanque è stato un luogo prevalentemente agricolo, caratterizzato dalla più grande produzione di grano delle isole, cibo base di gran parte della popolazione.
La quarta e la quinta sala sono legate a ciò che riguarda la trebbiatura, una pratica consolidata in molti luoghi di Tenerife, specialmente dove ebbe luogo la prima Trilla de Canarias.
Ed è per questo che dal 1995 ogni mese di luglio si celebra il giorno della Trilla Tradicional Canaria, un’attività di riscatto etnografico dove si può sperimentare di tornare indietro nel tempo grazie a particolari occhiali per la realtà virtuale, o di camminare su un’aia, cosa molto apprezzata dai bambini.
Segue poi uno spazio dedicato più all’aspetto umano del paese, dove si possono ascoltare le testimonianze di vita del posto dalla bocca dei protagonisti che hanno partecipato alla realizzazione dell’Ecomuseo, portando le proprie esperienze e i propri ricordi.
Si passa poi alla sala dedicata alle donne, dove viene evidenziato il loro ruolo nella società, le attività che dovevano svolgere sia in casa che nei campi, mentre un’altra area include la spiegazione del progetto del recinto del museo, pensato per risaltare la ricchezza naturale e paesaggistica dei dintorni, con la cornice del Parque Rural de Teno o le charcas di Erjos.
Il percorso si conclude con la ricreazione perfetta di un negozio di mobili e materiali dell’epoca.
Ecomuseo è unico per le sue caratteristiche e si avvale di una proposta innovativa, creativa e moderna che consente di viaggiare a ritroso nel tempo.
Ma ancora, Ecomuseo è un omaggio agli uomini e alle donne che hanno saputo adattarsi alle difficoltà economiche e sociali dell’epoca e che hanno attivamente aiutato l’organizzazione a ripercorrere il periodo con il loro supporto e i loro ricordi.
Ecomuseo, visitabile dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 17.30 a ingresso gratuito, è stato abitato fino a circa il 1965, anno in cui seguì un esodo della popolazione da El Tanque per poter trovare lavoro retribuito.
Franco Leonardi