La consigliera di Hacienda del Governo regionale, Rosa Davila, menziona un centinaio di imprese tra cui Rolls Royce e Atos che hanno sede nelle isole, sottolineando le ripercussioni positive per l’economia dell’Arcipelago del nuovo Regime Economico e Fiscale (REF).
Una misura che ha aumentato la fiducia e la sicurezza giuridica che le Canarie offrono alle imprese e che permette di continuare ad attrarre capitali stranieri.
Rosa Davila è intervenuta sulle prospettive dell’economia canaria durante il VII Foro della Finanza organizzato nei giorni scorsi a Santa Cruz di Tenerife da Cross Capital.
Davila ha introdotto alcuni argomenti importanti come l’introduzione di aziende canarie nel continente africano, il notevole aumento registrato nel settore audiovisivo, frutto delle detrazioni per investimenti in produzioni cinematografiche, e l’ampliamento della lista delle attività che possono usufruire degli incentivi ZEC (Zona Especial Canaria).
Allo stesso modo, per quanto riguarda la RIC (Reserva para Inversiones Canarias), la responsabile di Hacienda ha menzionato la maggiore flessibilità degli incentivi, facendo chiarezza su alcuni punti controversi con l’obiettivo di dare maggiore impulso all’innovazione tecnologica delle imprese.
Tra le numerose misure incluse nel nuovo REF, Rosa Davila ha citato le detrazioni per la creazione di posti di lavoro, il 30% in più di quella statale.
E’la prima volta che viene attribuito un bonus per l’assunzione di personale simile a quello che si applica sull’investimento.
La consigliera ha poi ricordato che negli ultimi quattro anni sono arrivati 120 milioni di euro in investimenti a capitale straniero e sono state avviate quasi un centinaio di nuove imprese, alcune delle quali del calibro di Atos, Rolls Royce, Universal e King Ross, senza contare il fatto che una delle università più prestigiose al mondo, la London School, ha aperto recentemente una sede alle Canarie per valutare le possibilità del futuro digitale nell’Arcipelago.
La Davila, nel suo intervento ha anche sottolineato che la crescita economica delle Isole ha registrato un andamento positivo per il quarto anno di seguito e un aumento del 3,1% del PIB nel periodo compreso tra la fine del 2017 e il 2018.
Dati che collocano le Isole ben al di sopra della Spagna peninsulare (2,5%) e della media dell’Europa (1,8 %).
Tutto questo nonostante una leggera decelerazione del settore turistico e degli investimenti, bilanciati dal forte aumento della spesa regionale e dall’impatto della politica economica che ha favorito i consumi, e dall’edilizia residenziale.