Inserite 48 nuove specie esotiche a partire dal 2022
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero per la Transizione Ecologica, ha recentemente approvato un Real Decreto che raddoppia il numero di specie animali proibite nell’Arcipelago delle Canarie; il provvedimento, che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2022, ha destato non poca sorpresa tra gli esperti, che lamentano di non essere mai stati interpellati nella definizione di ben 48 specie esotiche da inserire nella lista di quelle vietate.
Come ha ricordato il ministro portavoce del Gobierno Isabel Celaá, l’attuale elenco delle specie animali invasive proibite preoccupa non poco l’Unione Europea, soprattutto nei riguardi di zone ultra periferiche come la Macaronesia dove, per caratteristiche biogeografiche e climatiche, è necessario stabilire regole rigide che ne salvaguardino la biodiversità.
Oltre a 49 specie già presenti nella lista, se ne aggiungeranno quindi 48, tra cui 19 piante come il cactus cilindrico, la ginestra, la Alisa Ashenfelter e la Cycas, 9 mammiferi, come la mangusta gialla (Cynictis penicillata), il petauro dello zucchero (Petaurus breviceps) e la volpe del deserto o fennec (Vulpes zerda), 3 uccelli, tra cui la Gracula religiosa, e 17 rettili, tra i quali il geco tokay, (Gekko gecko) e il Moloch horridus.
Queste sono tutte specie per le quali è stato considerato come elevato il rischio che possano raggiungere l’ecosistema delle Isole, invadendolo; ovviamente il rischio è legato al fatto che molti di questi animali sono oggetto di grande interesse da parte di appassionati e commercianti che, dal 2022, non potranno più possederli, venderli, trasportarli, o semplicemente introdurli nell’ambiente naturale, anche accidentalmente (ad esempio con la fuga).
Più in generale il provvedimento riguarda tutta la Spagna, dove a partire dallo stesso anno saranno vietati i maialini vietnamiti, i pitoni reali e la tartaruga della Florida.
Il decreto specifica che in caso qualcuno fosse già in possesso di uno degli esemplari sopracitati (animali o piante), dovrà darne comunicazione entro il primo gennaio 2022 per evitarne il sequestro e le sanzioni; le autorità hanno inoltre stabilito tra i requisiti fondamentali la sterilizzazione degli animali e la chippatura o la registrazione, nonché una dichiarazione di assunzione di responsabilità e d’impegno a non rilasciare l’animale e a denunciarne l’eventuale fuga.
In caso qualche possessore desiderasse disfarsi dell’esemplare prima dell’entrata in vigore della nuova legge, potrà farlo senza alcuna sanzione mediante una resa volontaria presso le autorità competenti.
Franco Leonardi