Questo mese l’arca del mistero naviga verso la vicina isola di La Palma per narrare la storia di strani fenomeni paranormali che ebbero inizio 4 secoli fa e che tutt’oggi continuano a suscitare domande.
Vicino alla Caldera del Taburiente si trova un piccolo paesino chiamato El Paso, in una delle sue frazioni si trovava una piccola casa di pietra situata in una radura circondata dal bosco.
In questo piccolo edificio di pietra nel 1625 una giovane sposa di nome Ana Gonzalez muore di parto dando alla luce il piccolo Salvador.
In quell’epoca si trattava di un evento sfortunato ma relativamente frequente, dovuto alle condizioni igieniche e alla mancanza di medicinali.
Questo lutto però iniziò a distinguersi dagli altri dopo circa 3 anni e più precisamente il trenta gennaio del 1628, quando all’improvviso la famiglia che vi risiedeva fu protagonista di una serie di eventi sconcertanti.
I residenti sentivano la voce di una donna che cantava dolci melodie infantili durante la notte, e la culla dove aveva giaciuto il piccolo Salvador ed ora utilizzata dal figlio dei nuovi proprietari, si muoveva dolcemente cullando il bebè senza alcuna spiegazione razionale.
In nessun momento si verificarono atti violenti ed era chiaro che nella casa si trovava lo spirito di una dolce madre con animo protettore.
I fenomeni paranormali continuarono per 87 notti, durante le quali molti sacerdoti e gente di scienza si recarono alla casa per assistere agli eventi e trovare spiegazioni razionali.
Dopo questo lungo periodo l’arcivescovo decide di chiedere a tutti i preti delle isole di pregare per questa povera anima in pena durante le messe domenicali.
I familiari della defunta, durante questi rituali ricevettero la visita dello spirito che apparve come un’ombra traslucida e chiese loro di compiere la promessa fattagli durante quel tragico giorno.
Quando la famiglia accettò di prendersi cura del piccolo Salvador la figura iniziò a attenuarsi fino a scomparire del tutto.
Per quasi 4 secoli questa leggenda era entrata a far parte del folclore popolare ma pochi le attribuivano un fondamento di realtà.
Qualche tempo fa però l’avvocata e ricercatrice María Victoria Hernández ha scoperto una serie di documenti che avvallano il racconto.
Nella chiesa di Los Remedios la studiosa ha scoperto l’atto di battesimo del piccolo Salvador, oltre al certificato di matrimonio di Ana con Juan Perez risalente al 14 settembre del 1611.
Secondo altri documenti scoperti sembrerebbe che il piccolo avesse dei fratelli maggiori Juan, Luis, María e Beatriz e che tutti dopo poco tempo dalla disgrazia andarono a vivere nella capitale dell’isola.
Durante le investigazioni l’avvocata ha scoperto vari documenti contenenti relazioni di testimoni oculari degli eventi paranormali accaduti nella casa e dei tentativi di esorcismo fatti da alcuni ecclesiastici sia all’interno della casa che nel cimitero di “Nuestra Señora de los Remedios” situato vicino alla chiesa di Llanos de Aridane.
Attualmente la casa protagonista degli eventi si trova abbandonata e in precarie condizioni, ma nonostante ciò sono varie le persone che si avvicinano per rendere omaggio alla defunta madre.
Recentemente grazie all’impulso della ricerca e impegno di María Victoria, il comune sta pensando di acquisire la casa, che al momento appartiene a un privato, e ristrutturarla completamente, trasformandola in un luogo dove poter ricordare una leggenda che dai dati storici ha più realtà che fantasia.
Terminiamo questo articoli elogiando l’iniziativa del comune per tentare di mantenere viva la memoria di queste terre che altrimenti verrebbe dimenticata.
Loris Scroffernecher