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    Ryanair rimarrà alle Canarie

    A dispetto del Brexit, durante il Fitur la compagnia aerea ha confermato la presenza nell’Arcipelago

    Ryanair, celebre compagnia aerea che ha diverse sedi nell’Arcipelago, ha confermato che anche per il 2019 manterrà la sua presenza sulle isole, aumentando addirittura i collegamenti con la Spagna del 17%.

    Questo è quanto ha annunciato María Méndez Castro, direttrice di Promotour, durante il secondo giorno del Fitur, la Fiera Internazionale del Turismo che si svolge ogni anno a Madrid e che rappresenta un appuntamento fondamentale per tutti gli operatori del settore turismo.

    Pur con una minor presenza di visitatori rispetto al passato, Fitur ha affrontato questa nuova edizione sull’onda di un fermento palpabile circa il fenomeno Brexit e il conseguente, ipotizzato, rallentamento economico globale.

    Oltre a dubbi e incertezze a breve e medio termine, le Canarie hanno ricevuto anche diverse notizie incoraggianti, come quella relativa a Ryanair, cui si somma la previsione annunciata di Vueling di aumentare del 10% i propri voli, considerando che già nel 2018 è stata in grado di portare sulle isole 1,214 milioni di passeggeri attraverso 133 frequenze regolari settimanali da Francia, Italia, Olanda, Spagna e Svizzera.

    Per la prossima estate la Vueling punta ad arrivare a 171 voli a settimana e a 1,561 milioni di passeggeri trasportati sulle isole, notizia data direttamente dal direttore Manuel Ambriz alla Méndez Castro.

    Ryanair ha inviato a Fitur i propri rappresentanti che hanno di fatto cancellato ogni dubbio circa le destinazioni per il 2019, annunciando quindi l’aumento di posti per il settore del turismo nazionale; nel 2018 in particolare Ryanair ha portato sulle isole 3,223 milioni di passeggeri e per questo inverno ha programmato 357 voli settimanali regolari da Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Svezia e Regno Unito, oltre a voli da 7 città della Spagna.


    Il secondo giorno di Fitur, dopo il primo dedicato all’inaugurazione ufficiale alla presenza di numerose autorità e diversi personaggi politici, ha lasciato spazio ai professionisti del settore e lo stand dell’Arcipelago delle Canarie è stato, come sempre, uno dei più dinamici, con numerose visite, contatti e incontri tra operatori, soprattutto se confrontato a quelli di altre regioni spagnole e dei 165 paesi partecipanti.

    La direttrice di Promotour in particolare ha moltiplicato i propri appuntamenti con i rappresentanti ad esempio di Iberia Express, Air Europa, Norwegian, Globalia, Destinia o Rumbo, e ha partecipato attivamente al Forum di dibattito organizzato da Turespaña, nel quale si è discusso a lungo del fenomeno Brexit e dei pericoli a esso annessi.

    Le Canarie, è emerso, sono nel mezzo di questo uragano, visto che il 35% del PIL dipende dal turismo e dall’importanza della connettività delle isole con il resto dell’Europa; è pertanto essenziale che Iberia e Vueling (IAG) siano considerate dalla CE delle compagnie europee, al fine di poter volare nello spazio comunitario a dispetto dell’uscita del Regno Unito.

    Secondo la Méndez tutto questo ha un’enorme rilevanza per l’Arcipelago, che riceve il 7% dei 73 milioni di cittadini britannici che viaggiano.

    Redazione

     

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