Vox, per mezzo della voce di Santiago Abascal, unisce il passato e il futuro della destra spagnola
Nel programma, troviamo idee di un passato che la Spagna ha provato a dimenticare, la Spagna cattolica, tradizionalista e fortemente unionista, e le istanze del sovranismo europeo e internazionale di questi mesi, in particolare sulla lotta all’immigrazione clandestina.
Oltre che all’unità territoriale il programma per le europee parla della “lotta all’immigrazione clandestina” e la “messa al bando di Associazioni o ONG che minano l’unità territoriale”.
Nel programma anche la costruzione di un muro fisso ed invalicabile a Ceuta e Melilla per avere il pieno controllo delle frontiere sia fisico che giuridico.
Si parla anche di Islam, soprattutto quella parte fondamentalista religiosa che non rispetta o disprezza le donne e segue il jihad.
Il partito di Abascal prende dichiaratamente ispirazione al Gruppo Visegrad, chiede la sospensione di Shengen, almeno fino a quando non ci sia una certezza sull’identificazione dei clandestini criminali: promuovere un nuovo trattato europeo a Bruxelles, secondo le linee difese dai paesi del gruppo di Visegrad in termini di frontiere, sovranità nazionale e rispetto dei valori della cultura europea, e aumentare considerevolmente il peso della Spagna nel processo decisionale, almeno quanto ha fatto il trattato di Nizza.
Ridurre la spesa politica europea, eliminare le duplicazioni e le agenzie che interferiscono con la sovranità nazionale.
Esclusività dello Stato, per quanto riguarda le relazioni internazionali (art. 149 della Costituzione).
Soppressione di tutte le rappresentanze politiche estere di regioni o comuni.
Rivedere il modello di applicazione della PAC in modo che gli aiuti raggiungano un maggior numero di coloro che gestiscono direttamente le aziende agricole e se ne guadagnano da vivere.
Incoraggiare gli aiuti per migliorare e ottimizzare le aziende agricole.
Influenzare la bilateralità nelle relazioni internazionali, abbandonando gli organismi sovranazionali se sono contrari agli interessi della Spagna.
Rivalutazione del contributo della Spagna a questi organismi.
Creazione di un’Agenzia per gli aiuti alle minoranze cristiane minacciate, a imitazione dell’iniziativa ungherese.
Promuovere un grande Piano Nazionale di Cooperazione Internazionale con le nazioni della comunità storica ispanica per l’ordinamento degli investimenti, l’aiuto alle imprese spagnole, per garantire la sicurezza giuridica nei paesi ospitanti e per ordinare il flusso migratorio.
Chi è Santiago Abascal?
Ha rivoluzionato la scacchiera politica con l’arrivo dell’estrema destra di VOX al Parlamento andaluso.
L’ex membro del Partito Popular è diventato il volto più duro sulla scena nazionale.
È nato a Bilbao nel 1976.
Suo padre lo ha affiliato al PP quando è diventato maggiorenne.
È laureato in Sociologia.
È stato presidente delle Nuove Generazioni del PP in Euskadi tra il 2000 e il 2005.
È stato anche procuratore nell’Assemblea Generale di Alava e membro del Parlamento Basco.
Nel 2010 sarà nominato direttore dell’Agenzia per la protezione dei dati e, successivamente, direttore per il Patronato e la Sponsorizzazione Sociale.
Nel 2013 è stato rimosso dal PP.
Lo ha annunciato con una lettera a Mariano Rajoy in cui lo accusava di aver tradito i PP.
Nel 2014 fonda VOX con l’idea di “rigenerare la vecchia politica spagnola, rafforzare l’unità della Spagna e dinamizzare l’economia di mercato”.
È cattolico, ma dice che non va molto spesso alla messa.
Coltiva i bonsai.
Ha quattro figli.
È un seguace di Salvini, Orban e Le Pen.
Tra i suoi hobby, alpinismo e motociclette.
Gli piace andare a cavallo.