Il Dipartimento alle Politiche Territoriali, Sostenibilità e Sicurezza del Governo delle Canarie, diretto da Nieves Lady Barreto, ha dato inizio ad una consulta pubblica sul Progetto di Decreto che regola le misure minime di sicurezza e protezione per le spiagge e per le zone balneari della Comunità Autonoma delle Canarie
L’iniziativa, frutto del lavoro di vari mesi con la FECAM (Federacion Canarias de Municipios), prevede l’adozione di un sistema integrale di protezione che prevenga e minimizzi i rischi di incidenti.
Questo sistema sarà integrato nel Sistema Canario di Protezione Civile e prevede tra gli strumenti principali l’identificazione, l’analisi e la valutazione dei rischi esterni e la preparazione di piani di autoprotezione.
Il progetto di decreto sviluppa una normativa la cui necessità è sempre più evidente dal momento che i numerosi casi di annegamenti verificatisi alle Canarie sono inaccettabili in una società che ha un indice di sicurezza elevato, con infrastrutture sanitarie di primo livello e un servizio pubblico di emergenza dei più moderni al mondo.
Per questi motivi, aldilà delle misure di comunicazione e educazione della popolazione, risulta imprescindibile attivare una normativa che preveda un modello razionale ed efficace di coordinamento tra tutte le amministrazioni pubbliche delle Canarie, secondo le rispettive competenze.
Tra gli obiettivi di questa norma ci sono misure concrete di autoprotezione adatte al livello in cui una spiaggia è catalogata, misure che comprendano sia il dispiego di risorse umane che di materiali per affrontare qualunque tipo di incidente, di pannelli informativi e di identificazione delle norme di sicurezza in spiaggia nonché un servizio pubblico di salvataggio.
Le spiagge classificate con livello di protezione medio, alto e molto alto dovranno disporre di un piano di autoprotezione approvato dall’Ayuntamiento e iscritto nel Registro Autonomico de Planes de Autoproteccion.
Tutte le spiagge senza eccezione dovranno disporre di elementi di comunicazione delle condizioni di sicurezza come bandiere e cartelli informativi.
L’organo di amministrazione pubblica della Comunità Autonoma delle Canarie competente in materia di protezione civile dovrà raccogliere in un registro generale le relazioni su tutte le spiagge della Comunità Autonoma.
Inoltre, in accordo con le informazioni trasmesse dagli Ayuntamientos, dovrà creare un sistema di illuminazione specifico, un sistema di avvisi e comunicazioni e predisporre la presenza di un servizio di salvataggio in spiagge con livello di protezione medio, alto e molto alto.
Tra le funzioni del servizio di salvataggio pubblico sono compresi la vigilanza, l’aiuto e il salvataggio di persone, ma anche la realizzazione di misure preventive necessarie a garantire la sicurezza dei bagnanti e la prevenzione di incidenti.
Il salvataggio pubblico dovrà provvedere alla conservazione della segnaletica e dei materiali di prevenzione, delle imbarcazioni a motore, windsurf, sci d’acqua e simili.
Oltre alla catalogazione delle spiagge, si dovranno stabilire i criteri fondamentali per la catalogazione della pericolosità delle spiagge tenendo in considerazione le correnti marine, le maree, le zone di rottura delle onde, l’inquinamento dell’acqua e i pericoli per la fauna.
Secondo la normativa si deve poi procedere ad una classificazione tra spiagge proibite dove si ritiene ci sia grave pericolo per la vita umana, pericolose e quindi utilizzabili con precauzione, e libere.
Per Nieves Lady Barreto è importante approvare il prima possibile questa norma e impedire, attraverso un accordo con la Fecam, quello che portò alla sospensione del Decreto regolatore del 2003.
Barreto inoltre ha aggiunto che è stato preso un impegno con la Federacion perché i costi del registro delle spiagge e zone balneari sia sostenuto dai vari Ayuntamientos dopo l’elaborazione di uno studio sull’impegno economico che l’operazione comporta.
Secondo il Catálogo de Playas del Ministero dell’Agricoltura, Pesca, Alimentazione e Ambiente nella Comunità Autonoma delle Canarie ci sono 579 spiagge, frequentate durante tutto l’anno e teatro di sport acquatici che rendono le Isole una delle mete turistiche legate al mare più ambite d’Europa.
Claudia Di Tomassi