Dopo anni di dibattiti, la Ley de Calidad Agroalimentaria obbliga i falsi guachinche a cambiare denominazione, levando da eventuali insegne l’attributo che fino a oggi è stato impropriamente e in maniera fraudolenta utilizzato.
I veri guachinches, pochi in verità, potranno così salvaguardare la genuinità delle caratteristiche che li hanno resi particolarmente famosi e graditi tra la popolazione di Tenerife e tra i turisti che si avventurano in zone meno battute, per trovare la vera gastronomia locale e degustare i vini di produzione artigianale.
La fama così rilevante di cui godono questi locali tipici, ha finito per essere la causa di un improvviso fiorire di insegne che riportano il nome guachinche, quando in realtà sono ristoranti che con la tradizione dell’isola hanno poco o nulla a che vedere.
Le polemiche di numerosi residenti e di tanti turisti non hanno tardato a farsi sentire, tanto che il Gobierno alla fine ha emesso una legge che obbliga tutti i locali che hanno utilizzato nella denominazione il termine guachinche in maniera impropria, a mettersi in regola nel giro di un anno, al fine di evitare pesanti sanzioni.
La Ley de Calidad Agroalimentaria, già approvata dal Parlamento delle Isole Canarie, non è ancora stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ma le autorità hanno già caldamente invitato coloro che usano la denominazione senza appartenere a questa categoria, di ritirarla entro i prossimi 12 mesi.
Ma la nuova legge fa ben di più, suddividendo le strutture di ristorazione in tre categorie, delle quali una per l’appunto i guachinche: luoghi in cui si svolge un’attività temporanea di somministrazione e vendita del vino locale, accompagnato da un’offerta di massimo 3 diversi piatti culinari, senza proporre vini o acqua commerciali.
Vi sono poi strutture che differiscono dai ristoranti e nelle quali, secondo la legge, hanno una cucina ben attrezzata e un’area per mangiare a prezzi stabiliti (menu alla carta), e gli snack bar, ovvero locali dove ininterrottamente vengono serviti aperitivi e bevande accompagnate da cibi di rapida elaborazione.
Il Gobierno ha concordato con il settore dei guachinches di sostituire la V indicativa di vino con un logo tipo distintivo rappresentato da una G.
La lotta per la tutela della denominazione risale alle norme del 2013, progettate per frenare le numerosi frodi e per salvaguardare i produttori di vino dell’isola.
Ulteriore obiettivo della legge sarà quello di estendere anche il tempo di apertura consentito a guachinches, attualmente fissato a soli 4 mesi, lanciando nel contempo una campagna ad hoc che ne promuova l’autenticità.
Marta Simile