I droni sono in fase sperimentale dall’inizio di maggio 2018, ma le multe verranno fatte solo a partire dai prossimi giorni.
I droni della DGT (Direcion Generale de Trafico) hanno avuto una prima fase di utilizzo durante la Settimana Santa quando la Guardia Civil ha vigilato sugli spostamenti di automobilisti spagnoli e stranieri avvalendosi dell’aiuto di questi apparecchi.
Come ha specificato la vicedirettrice alla circolazione della DGT Ana Isabel Blanco, i droni attualmente sono di appoggio nel controllo del traffico.
La DGT sta ancora mettendo a punto tutte le operazioni per cui le immagini riprese dai droni possano venire utilizzate per multare gli automobilisti, iniziano da questa settimana per Tenerife.
Durante il periodo di Pasqua i droni hanno sorvolato la rete stradale spagnola, soprattutto nei punti dove non sono presenti rilevatori di velocità fissi o dove si verifica il maggior numero di incidenti dando così supporto ai mezzi di controllo già esistenti.
Ana Isabel Blanco ha poi aggiunto che i droni sono un complemento agli elicotteri che attualmente controllano i 160 mila km di strade e non è escluso che in futuro possano sostituirli grazie alla maggiore versatilità e precisione nel controllo del traffico.
Un’opinione condivisa anche dal direttore dell’Unità Aerea della DGT, Ruben Lopez Segovia.
Secondo Lopez Segovia tra i vantaggi che l’uso di droni comporta c’è un minor costo di riparazione dei guasti e un maggiore discrezione nei controlli perché a circa 100 m di altezza sono quasi impossibili da vedere e sentire.
Di contro, lamenta il direttore dell’Unità Aerea, bisogna fare i conti con un’autonomia limitata a soli 30 minuti.
A suo avviso è comunque prevedibile che in futuro si riesca a prolungare la durata della batteria.
Ad oggi sono operativi 8 droni di due diversi tipi, i Matrice 200 di colore nero con un peso di 6,2 kg e i Phantom bianco di 1,8 kg di peso.
I droni possono volare ad un’altezza di circa 120 m e sono dotati di una telecamera con uno zoom capace di arrivare fino a due chilometri di distanza.
Grazie alla potente ottica delle telecamere è possibile controllare con precisione l’interno dell’abitacolo.
Sarà dunque possibile verificare se le cinture di sicurezza sono state allacciate o se si guida utilizzando il cellulare. Due infrazioni che il codice stradale spagnolo considera gravi e sono punite con 200 euro di multa e 3 punti in meno sulla patente.
Attualmente sono in forza alla DGT 13 velivoli e 75 persone di equipaggio tra piloti, tecnici di mantenimento, teleoperatori e personale logistico e amministrativo.
Per pilotare i droni sono state formate una trentina di persone che hanno seguito un corso specifico con ore di teoria e di pratica.
Ogni drone sarà dotato di un equipaggio di due o tre persone, ovvero pilota, pilota della telecamera e in alcuni casi un assistente.
Le squadre lavoreranno a terra con sistemi portatili in grado di visualizzare in tempo reale le immagini registrate dal drone e inviarle al centro di controllo della DGT a Madrid.
In attesa che i droni entrino effettivamente a far parte della flotta in dotazione all’Unità Aerea, prosegue l’impegno per aumentare la copertura dei controlli e per far sì che siano operativi non soltanto nei periodi di maggiore traffico.
Claudia Di Tomassi