Questo è il quinto episodio in cui un’intera isola delle Canarie resta al buio.
Di questi antecedenti, tre si sono verificati a Tenerife, tra il 2009 e il 2010, e uno a La Palma, nel 2013.
Quando alle 13:11 di domenica l’isola era senza luce, era la settima volta in 20 anni che c’era un blackout importante nella provincia di Santa Cruz de Tenerife.
Cinque di loro, con quello di ieri, erano a “energia zero” su un’isola, quattro a Tenerife e uno a La Palma.
Questi sono gli antecedenti delle più importanti interruzioni di corrente nella provincia occidentale degli ultimi decenni, tutte causate dalle intemperie e dai guasti alle centrali elettriche.
Alluvione di Santa Cruz, 31 marzo 2002.
Il più grande diluvio che si ricorda nella capitale di Tenerife, per una tempesta nella catena montuosa di Anaga, ha causato danni catastrofici nel comune il 31 marzo 2002: 8 morti, 30 feriti, 500 persone evacuate, 700 case colpite… 224 litri per metro quadro caduti in due ore e mezza, secondo l’Istituto Nazionale di Meteorologia.
Era domenica, come ieri, che ha ridotto al minimo le conseguenze.
Ma anche il sistema elettrico era stato colpito.
Il blackout ha lasciato l’80% della popolazione di Santa Cruz de Tenerife senza fornitura per ore, più di 170.000 persone.
La tempesta ha fatto crollare i servizi di emergenza, al punto che il 112 è stato tagliato fuori per un paio d’ore.
Sono state tagliate circa 100.000 linee telefoniche.
Le radio, che hanno potuto mantenere le trasmissioni grazie ai generatori di emergenza, sono state l’unico mezzo di comunicazione che i cittadini hanno potuto utilizzare per seguire gli eventi.
Tempesta Delta nelle Isole Canarie, 28 e 29 novembre 2005.
Più di 300.000 persone sono rimaste senza elettricità a causa della tempesta Delta che ha attraversato le Isole Canarie il 28 e 29 novembre 2005.
Gli uragani, che hanno tormentato le torri ad alta tensione a Tenerife e hanno superato i 140 chilometri orari sulla costa e i 200 chilometri orari sul Teide, hanno lasciato un blackout che in alcuni casi si è esteso per una settimana sulle isole occidentali di La Palma e Tenerife, soprattutto nell’area metropolitana (Santa Cruz e San Cristóbal de La Laguna, Tegueste, El Rosario) ma anche nel sud-est (Arico, Fasnia e la regione della valle del Güímar).
Non si è verificato uno “zero energetico” ma a quel tempo ha generato un intenso dibattito sulla resistenza del sistema elettrico dell’isola a fenomeni avversi come il Delta, che ha causato la morte e ingenti danni alle aziende agricole e agli edifici industriali.
Primo vero black out totale a Tenerife, 26 marzo 2009.
Alle 12:50 della mattina di giovedì 26 marzo 2009, l’intera isola è senza luce, interessando 420.000 utenti Endesa.
Alle sei e mezza del pomeriggio, i responsabili dell’azienda si sono presentati a una conferenza stampa per offrire una prima ipotesi su quanto accaduto.
Hanno sottolineato che è stato “un guasto dovuto a un fulmine” tra le sottostazioni di Arico e il poligono di Güímar che ha causato l’incendio delle due stazioni centrali dell’isola, quelle di Caletillas e Granadilla.
Lo scarico è avvenuto sulla linea di trasporto da 66 kilovolt tra i due impianti, “che ha causato una tensione zero”.
In due ore il servizio era stato riportato al 50% della popolazione e di notte quasi tutta l’isola si era ripresa dal primo vero blackout.
Ma nei mesi successivi non è stato menzionato nient’altro e gli esperti, tra cui i portavoce di Endesa e Red Eléctrica -responsabili del servizio e della fornitura-, hanno convenuto sulla necessità d’investimenti per rafforzare il sistema elettrico, con lo svantaggio che quelli delle isole sono isolati e non possono essere collegati ad un’altra grande rete in caso di emergenza.
Secondo blackout in meno di un anno, 18 febbraio 2010.
Quando gli echi del primo “zero energetico” non erano ancora spenti, il secondo è arrivato in meno di un anno.
Alle 12:08 di giovedì 18 febbraio 2010, l’intera isola di Tenerife era di nuovo senza elettricità.
Un guasto alla centrale termica di Las Caletillas ha trascinato l’intera rete fino a generare un’energia assoluta pari a zero.
Come già accaduto il 26 marzo 2009, ha interessato anche gli oltre 467.000 clienti che Unelco-Endesa aveva sull’isola in quel momento.
Nelle prime ore del mercoledì a giovedì, il vento ha fatto saltare diverse piastre dal ponte della centrale termica di Las Caletillas, il che ha fatto bagnare diversi gruppi, rendendoli indisponibili.
Infine, in uno dei generatori diesel si è verificato un corto circuito, un guasto che ha fatto saltare il resto dell’impianto e ha innescato una reazione a catena che ha colpito l’intero sistema.
Nel giro di un’ora e mezza, il 20% della popolazione ha recuperato le proprie risorse.
Alle 21:00, il tasso era superiore al 90%.
Terzo blackout, 1 marzo 2010.
Tenerife è stata completamente buia per la seconda volta in dieci giorni.
Il blackout si è verificato all’1:19 del 1 marzo 2010 e la sistemazione completa non è arrivata fino alle 6:30 del mattino.
La causa è stata un guasto alla sottostazione di Candelaria che ha causato la disconnessione di tutta la produzione dell’impianto di Las Caletillas e anche la disconnessione dell’impianto di Granadilla, per cui il blackout si è diffuso in tutta l’isola.
Per questo blackout, Endesa è stata sanzionata con 600.000 euro.
La Corte Suprema di Giustizia delle Isole Canarie aveva fissato l’ammenda a sei milioni di euro, ma la Corte Suprema l’ha ridotta a 600.000 euro.
Blackout a La Palma, 3 settembre 2013.
Un guasto di un interruttore della centrale elettrica Los Guinchos di Breña Baja ha lasciato l’intera popolazione di La Palma senza luce per cinque ore dalle 15:00 del 3 settembre 2013.
Redazione