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    I camperisti accusano di prevaricazioni l’amministrazione comunale di Guía de Isora

    Viene criticata la mancanza di risposta alle loro denunce e alle richieste di incontro oltre al fatto che il consiglio comunale ha aperto un’altra area per parcheggiare con segnaletica non a norma.

    Dopo tre settimane senza una risposta alle loro richieste e dopo aver verificato l’apertura di più spazi che limitano l’uso alla collettività, i gruppi di utenti di camper criticano sia il silenzio che l’atteggiamento dell’amministrazione comunale di Guía de Isora, che accusano di prevaricazione.

    Lo scorso luglio hanno inviato una lettera al Comune di Guía de Isora in cui chiedevano soluzioni per il campeggio collettivo e contro il campeggio abusivo.

    In particolare sollecitavano relazioni tecniche che motivassero la collocazione di cartelli e divieti di accesso o di parcheggio su alcune strade pubbliche.

    Dal punto di vista dei camperisti, l’amministrazione locale utilizzerebbe una segnaletica non a norma per impedire loro di parcheggiare.

    Essi chiariscono che questo non è un fatto esclusivo del comune di Guía di Isora, in quanto hanno anche rilevato azioni simili ad Arona e Granadilla de Abona.

    Nel loro documento, i caravanisti sostengono che la collocazione di limiti di parcheggio ai veicoli di oltre 1,80 metri di larghezza su tutte le strade dell’urbanizzazione e nelle strade di Alcalá, le cui piazze sono più di 2,50 metri di larghezza, non ha alcuna giustificazione tecnica.


    Il posizionamento di una sagoma limite a 2,20 metri sorprende anche questo gruppo, in quanto sarebbe un segnale non omologato che assomiglia all’R-205.

    Inoltre l’azione del consiglio comunale risulta, secondo i camperisti, una prevaricazione perché permette di parcheggiare in altri spazi, pubblicizza il fatto e pone una simile sagoma limite con lo stesso segnale irregolare.

    Segnaletica che peraltro vieta l’ingresso solo ai camion, roulotte e camper nel parcheggio abilitato in via Tingara, sempre ad Alcalá.

    I camperisti avvertono che si potrebbe incorrere in un possibile reato di prevaricazione se si dimostra che i segnali non a norma sono stati collocati consapevolmente, senza alcuna relazione tecnica a sostegno.

    Allo stesso modo, dal momento che non esistono documenti giustificativi, chiedono l’immediato ritiro dei suddetti segnali.

    La maggiore presenza di camper nel sud dell’isola, è una pratica turistica che non va confusa con il campeggio.

    Questo è quanto emerge chiaramente dalla Piattaforma Camper, che difende l’uso libero di questi veicoli e su strade adeguatamente dimensionate, sottolineando che la pratica turistica delle roulotte è molto diversa da quella dei camper, in quanto loro non occupano spazi esterni.

    L’amministrazione comunale è a conoscenza dell’esistenza di denunce da parte di questo gruppo, ma non è stato ancora possibile conoscere la sua versione della questione.

    Claudia Di Tomassi

     

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