Garik Israelian, scienziato e creatore del festival di Starmus, non esclude che l’appuntamento possa tornare a Tenerife, ma solo se ci saranno politici competenti.
Jean Michel Jarre e Bono sono al centro dei futuri progetti di Starmus, il festival che riunisce premi Nobel, astronauti e musicisti e che ha vissuto i suoi migliori momenti a Tenerife.
Perché torni alle Isole Canarie però, c’è bisogno di politici seri e intelligenti.
A pochi mesi dalla fine della quinta edizione di Starmus, che questa volta si è tenuto a Zurigo (Svizzera) con grande successo, l’astrofisico Garik Israelian anticipa in un’intervista che presto si deciderà se il prossimo festival si terrà in Armenia, suo paese natale.
E’ stato decisivo l’interesse del presidente armeno Armén Sarkissian, che è stato professore di Fisica Teorica e che ha visitato gli osservatori astronomici di Tenerife per studiare una possibile collaborazione tra l’Armenia e la IAC.
L’idea è quella di cercare sponsor per realizzare la sesta edizione di Starmus che si terrà nel settembre 2020. L’organizzazione normalmente richiede almeno un anno di preparazione, ad eccezione di quello celebrato nel 2017 a Trondheim (Norvegia), che è stato preparato nel tempo record di otto mesi.
Nato nel 2011 a Tenerife e La Palma, il festival ha riunito astronauti delle missioni Apollo, tra cui Neil Armstrong e Buzz Aldrin, con cosmonauti come Alexei Leonov, fisici come Kip Thorne e soprattutto Stephen Hawking, musicisti come Brian May, Hans Zimmer, Brian Eno, Tangerine Dream o Sarah Brightman.
Garik Israelian preferirebbe che Starmus avesse una sede fissa che potrebbe essere Tenerife perché ha sempre pensato che l’evento fosse progettato per le Isole Canarie. A suo parere l’organizzazione norvegese o svizzera è ottima, ma come ambiente non c’è nulla di paragonabile a Tenerife.
Ribadisce che a Tenerife, la logistica, i trasporti, gli alberghi, la produzione musicale sono state di alto livello, ma la politica no.
Il controllo che la politica voleva esercitare sul programma scientifico e su altri aspetti del festival ha turbato il creatore dell’evento.
Lo scienziato ricorda che in un incontro con il Turismo di Tenerife, un esponente del Cabildo confondeva Stephen Hawking con l’attore Anthony Hopkins e afferma che non si possono accettare persone che non sono competenti quando si parla di un festival come questo.
L’organizzatore ammette che il problema è che dietro Starmus c’è uno scienziato e non un politico, per cui è molto difficile trattare con lui perché non ha bisogno di voti o di pubblicità, ma solo di portare avanti il progetto.
I politici che, a suo parere, dovrebbero riconoscere il progetto, rispettarlo e sostenerlo, al contrario ritenevano che il festival senza di loro sarebbe finito. Non si aspettavano che in meno di tre mesi, nel 2016 il festival avrebbe avuto un’offerta del Ministero dell’Istruzione norvegese per andare a Trondheim.
Garik Israelian sostiene che sarebbe bello fare di nuovo Starmus a Tenerife, ma per farlo hanno bisogno di persone serie che non si limitino a scattarsi foto con Hawking, e poi non danno un euro come sponsor, nonostante lo abbiano annunciato, e scompaiono.
Il Governo delle Canarie e il Cabildo Tenerife dovrebbero tornare a parlare del festival se sono interessati, fermo restando che l’organizzazione non ha mai chiesto denaro pubblico per Starmus, ma il sostegno delle istituzioni in modi diversi.
A suo dire il problema è che senza quel sostegno in Spagna non si può fare un festival di questa categoria perché il tema è così politicizzato che ogni grande azienda ha bisogno che il politico chiami per dare il suo sostegno.
Anche il più sciocco, prosegue, potrebbe capire che non c’è modo di comprare con i soldi quello che offre Starmus che, con cinque edizioni, ha generato pubblicità internazionale per un valore di oltre 800 milioni di euro.
Starmus ha infranto molte barriere e la prima è quella di fare qualcosa di molto grande senza avere un forte sostegno o sponsor, assumendosi dei rischi, ma con la chiara idea di avere prezzi di poche centinaia di euro, uno sconto del 50% per gli studenti e altre riduzioni per i residenti.
Spiega Israelian che se Starmus fosse finanziato solo con i soldi dei partecipanti, i pacchetti costerebbero tra i 5.000 e i 7.000 euro, invece ha sempre voluto essere un evento per il grande pubblico, con molte attività gratuite, come è stato fatto in Norvegia.
Attualmente Starmus ha inviti da circa otto paesi per organizzare presso di loro l’evento che ha vinto il premio per il miglior festival scientifico del mondo a Shanghai (Cina).
Nel frattempo, Israelian ha portato negli osservatori di La Palma Tony Fadell, progettista dell’iPod e nuovo membro del consiglio di amministrazione di Starmus in sostituzione di Stephen Hawking.
L’organizzatore sottolinea che ci sarà la libertà di portare Starmus alle Isole Canarie in totale indipendenza, se sarà possibile attirare molti sponsor internazionali.
Claudia Di Tomassi