Il traffico a Santa Cruz de Tenerife sarà controllato da telecamere e sensori di emissioni
Tra le altre misure sarà vietato l’accesso al centro ai veicoli con più di 20 anni.
Per la prima volta, la capitale di Tenerife avrà un sistema di supervisione dell’impatto ambientale e di gestione delle restrizioni del traffico.
A partire dal prossimo anno il Consiglio Comunale controllerà i punti di accesso più importanti della città per cercare di ridurre l’inquinamento in città.
Verranno create delle “liste nere” di veicoli non idonei alla circolazione e se necessario saranno stabilite restrizioni al traffico.
Il Consiglio di amministrazione locale approverà nei prossimi giorni la richiesta di fondi europei affinché questo progetto possa diventare realtà il prima possibile.
Il sistema, che costerà 1,2 milioni di euro, sarà costituito da sensori che rilevano i dati delle emissioni ambientali. Sarà quindi necessario installare fibre ottiche, telecamere ad alta risoluzione, pannelli a messaggio variabile e un software gestionale.
Le telecamere ad alta risoluzione saranno in grado di rilevare targhe o etichette telematiche per identificare i veicoli che entrano in città, a seconda della data di immatricolazione, delle emissioni e del modello.
Saranno inoltre in grado di calcolare il numero di automobili e registrare automaticamente gli incidenti.
Per ogni punto di accesso nella capitale verranno collocate almeno due telecamere.
Le immagini saranno elaborate con intelligenza artificiale.
I pannelli di questo nuovo sistema mostreranno fino a tre messaggi variabili mentre i sensori visualizzeranno automaticamente i livelli di inquinamento in tempo reale.
Verranno fornite ai conducenti informazioni sugli incidenti stradali e sui percorsi alternativi o deviazioni nel caso in cui siano stabilite restrizioni al traffico per motivi ambientali, situazioni di forte congestione dei veicoli o di altro tipo.
Grazie all’implementazione di questo progetto sarà possibile effettuare la registrazione e il monitoraggio dei parametri di inquinamento ambientale.
L’amministrazione comunale sarà in grado di stabilire una serie di scenari basati sul traffico al fine di attuare in futuro azioni o campagne volte a ridurre le emissioni del traffico stradale e monitorare i risultati su base comparativa.
Il sistema fornirà informazioni e contribuirà a sensibilizzare gli utenti della strada mostrando i livelli di emissioni in tempo reale.
Anche la gestione di problemi agli ingressi della città, come incidenti, veicoli fermi o code, sarà molto più efficace, riducendo al minimo i tempi di intervento.
Nell’ambito di questo progetto, l’area di mobilità del Comune sta anche studiando le diverse misure con cui potrebbe essere ridotto il tasso di emissioni inquinanti derivanti dal traffico stradale in ingresso a Santa Cruz.
Una di esse consiste in un aumento del tasso di occupazione dei veicoli e un’altra in restrizioni dovute alle emissioni per anzianità del veicolo.
Secondo uno studio condotto dal Cabildo, il tasso medio di occupazione dei veicoli sia per l’autostrada del Nord che per quella del Sud, che sono le due principali vie di accesso alla città, è di circa 1,3 passeggeri per veicolo.
Nella relazione di questo progetto si indica che se si raggiungesse con l’introduzione del nuovo sistema di sorveglianza del traffico, un aumento del 7% (1,4 passeggeri/veicoli), si ridurrebbe il numero di veicoli in entrata a Santa Cruz di circa 8.000 unità.
L’intensità tornerebbe al livello registrato nel 2014.
In quattro anni, a Santa Cruz, il traffico è aumentato del 6,8%.
Il Consiglio Comunale sta valutando anche la possibilità di stabilire delle restrizioni in base all’età del veicolo e allo standard di emissione Euro che le vetture hanno alla data di produzione.
La politica meno restrittiva sarebbe quella di vietare l’ingresso nel centro della città ai veicoli senza l’etichettatura DGT (Direzione generale del traffico), cioè ai veicoli di età superiore ai 20 anni, che rappresentano il 23% della circolazione totale, con un conseguente significativo calo delle emissioni.
Secondo i dati forniti dal Consiglio Comunale, la città ha il rapporto veicoli/abitante tra i più alti del paese, pari a 0,78, situazione aggravata dall’età media della flotta che è di 11 anni.
Uno studio dell’Unione Europea indica che i veicoli di età superiore ai 10 anni sono responsabili dell’80% delle emissioni.
Tenendo presente che a Santa Cruz de Tenerife dal 2018 accedono in media 106.347 veicoli al giorno, cifra che sale a 130.000 nei giorni lavorativi e, prendendo come riferimento i modelli di veicoli di 11 anni, che hanno un livello medio di emissioni, il traffico che entra in città genera annualmente 1.617 tonnellate di anidride carbonica.
Michele Zanin