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    250 pescherecci delle Canarie potranno catturare 571 tonnellate di tonno rosso

    Circa 250 pescherecci delle Canarie potranno catturare 571 tonnellate di tonno rosso a partire da febbraio

    Il governo centrale ha assegnato alla flotta locale per il 2020 queste quote di pesca per il tonno obeso.

    Si tratta del 30% in più rispetto al 2019, quando non è stata raggiunta la totalità e si è arrivati a 438 tonnellate.

    La pesca del tonno rosso (una specie localmente conosciuta come tonno obeso) riprenderà da fine febbraio nelle acque delle Isole Canarie e nelle acque internazionali vicine all’Arcipelago.

    Questo è quanto il Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione ha indicato nel progetto di risoluzione che disciplina questa specifica attività nelle zone di pesca delle Isole Canarie.

    Nel 2020 la quota di tonno rosso crescerà nuovamente e raggiungerà ora le 571,4 tonnellate, più del doppio della quota esistente nel 2018, di solo 255 tonnellate, e il 30% in più rispetto all’anno precedente, con una soglia di 438,5 tonnellate, anche se questa non è stata utilizzata nella sua interezza.

    Le 571,4 tonnellate di tonno obeso di quest’anno possono essere scaricate nelle Isole Canarie da un massimo di 249 pescherecci di dimensioni ridotte con base nei porti dell’Arcipelago e con piccole attrezzature o licenze per lenze e canne.


    La quota delle Isole Canarie per il 2020, pari a 571,4 t, si compone di due parti: l’assegnazione per le Isole della quota spagnola, anch’essa aumentata per decisione dell’ICCAT, e l’assegnazione supplementare richiesta dai regolamenti dell’Unione Europea (UE) a favore delle imbarcazioni artigianali, come nel caso delle Isole.

    Così, le 571,4 tonnellate per il 2020 sono il risultato della somma di 484,1 tonnellate, quelle dell’assegnazione spagnola, e le 87,3 tonnellate compensate dall’UE per le ragioni indicate in un regolamento del Consiglio europeo.

    La rilevante novità per il 2020 è che la stagione di pesca inizierà a fine febbraio e terminerà il 31 dicembre, a meno che la quota stabilita non venga pescata prima di allora, con l’eccezione che solo fino al 14 giugno si applicheranno “i limiti per nave elencati nell’allegato della delibera che il Ministero deve pubblicare.

    Dal 15 giugno in poi questi limiti per nave non si applicheranno e le catture potranno essere effettuate senza restrizioni individuali, con il cosiddetto modello di pesca olimpico, e sempre per le 249 navi precedentemente autorizzate.

    La pesca viene poi chiusa nei fine settimana e nei giorni festivi, per un efficace controllo degli sbarchi, e viene stabilita una chiusura precauzionale quando viene raggiunto l’80% delle catture del contingente totale; questo per procedere ad un conteggio degli sbarchi e per misurare quanto rimane da pescare.

    Se rimane una quota, la pesca del tonno rosso viene riaperta, mentre nel caso il livello annuale venga superato, tale eccedenza può essere scontata dai diritti da autorizzare per l’anno 2021.

    Come già indicato, a partire dal 20 febbraio di quest’anno ci saranno 249 pescherecci canari che, con tecniche non professionali, potranno pescare il tonno obeso, e secondo le licenze in possesso, potranno optare per una parte maggiore o minore del contingente totale.

    La risoluzione prevista dal Ministero, concordata con il Dipartimento della pesca delle Isole Canarie e da questo con le federazioni delle corporazioni delle Isole, stabilisce che il 90% del contingente di 571,4 tonnellate è assegnato al 60% delle tonniere e il 40% ai pescherecci con attrezzatura minore.

    Il restante 10% di questo totale sarà destinato esclusivamente alle imbarcazioni di lunghezza inferiore a 12 metri, ma solo a quelle con una licenza di attrezzatura minore, il che significa che le tonniere con lenze e canne saranno escluse.

    Questa situazione è stata duramente criticata dal presidente dell’organizzazione dei produttori ittici (OPP) Islatuna, Vicente Rivero.

    Questo ente privato, uno dei più importanti nella gestione delle catture di tonno nelle Isole Canarie, è uno dei due OPP delle Canarie, entrambi impegnati principalmente nella pesca di grandi specie pelagiche.

    Il primo opera dal porto di pesca di Tenerife e il secondo, con il nome di Optuna, da Arrecife a Lanzarote.

    Rivero, a nome della sua organizzazione di pesca, non è d’accordo sul fatto che il 10% del contingente 2020 per la cattura del tonno obeso, 57 tonnellate, debba essere riservato alle imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 12 metri.

    Contesta anche che il consumo di questo subtotale debba essere proibito per le imbarcazioni che sono, sì piccole, ma autorizzate alla pesca del tonno con lenze e canne.

    IslaTuna sta valutando pertanto di appellarsi alla delibera pubblicata dal Ministero che, da parte sua, ha confermato che le Canarie stanno sprecando 131 tonnellate di tonno rosso dal loro contingente del 2019 ed ha assicurato che le Isole avranno 500 tonnellate di tonno rosso entro il 2020.

    Claudia Di Tomassi

     

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