La Spagna ha più politici che polizia, medici e pompieri messi insieme
Il numero di funzionari pubblici è di 445.568, il più alto dell’Unione Europea, mentre il totale dei lavoratori dei tre settori è di 339.821.
Con quello che sta accadendo, conoscere cifre come quelle qui sotto ci fa capire perché la maggior parte degli spagnoli è indignata.
Ci sono 445.568 politici in Spagna.
Questo fa della Spagna il paese europeo con il maggior numero di uffici pubblici.
Il primo posto in una classifica che, nell’attuale crisi, con quasi cinque milioni di disoccupati, non sembra rendere gli spagnoli molto orgogliosi.
Il dato ci pone ben al di sopra di paesi come l’Italia, la Francia o la Germania.
Gli italiani sono i secondi con il maggior numero di politici e, anche così, ne hanno la metà della Spagna, circa 220.000.
La Francia è allo stesso livello, e la Germania ne ha 300.000 in meno.
Questa cifra è un vero e proprio colpo se si considera che il paese della cancelliera Angela Merkel è uno stato federale composto da 16 lander, molto più decentralizzato della Spagna e 82 milioni di abitanti.
Inoltre, c’è un politico tedesco ogni 800 cittadini, mentre in Spagna il rapporto è di un funzionario pubblico ogni 100.
Sono questi i dati che emergono da uno studio condotto da tre consiglieri della Presidenza del Governo: 445.568 politici che superano di gran lunga il numero delle altre professioni essenziali per il mantenimento della pace sociale, della sicurezza e del Welfare State.
Nel nostro Paese (Spagna) ci sono 154.000 poliziotti, 165.967 medici e 19.854 vigili del fuoco.
Sommando le tre cifre, abbiamo 339.821 lavoratori pubblici che hanno visto i loro stipendi ridotti del 5% sotto il governo Rodríguez Zapatero e congelati con l’arrivo di Rajoy al potere.
Nel complesso, questi 339.821 dipendenti sono 105.747 in meno rispetto ai politici.
E’ così che viviamo nel paese dell’Unione Europea con il più alto tasso di disoccupazione, il 24,44%, e il più alto numero di politici pagati dalle casse pubbliche.
Questo numero comprende deputati e senatori, deputati regionali e provinciali, consiglieri, nonché tutte quelle cariche politicamente nominate che lavorano in aziende pubbliche, fondazioni, enti, agenzie, trust, media pubblici e che hanno visto che, anche in crisi, il loro status quo non diminuisce.
dalla Redazione