Il 24 maggio 1931, la città di Adeje ha festeggiato con una grande festa l’inaugurazione dell’illuminazione pubblica e della centrale elettrica della città, come pubblicato nella Gaceta de Tenerife:
Domenica prossima, 24 de los corrientes si terrà in questa pittoresca cittadina l’inaugurazione dell’illuminazione pubblica, che dopo costanti sforzi e dopo aver superato molte difficoltà è stata realizzata dall’industriale Don Juan Fumero y Fumero.
In questa occasione c’è molta animazione in questo quartiere, avendo fatto un programma dei festeggiamenti che si terranno in quel giorno e saranno intrattenuti da una banda musicale.
Questo miglioramento, che trasformerà e abbellirà la città di Adeje, è un’esigenza che si sentiva già da tempo e quindi non manchiamo di pagare il meritato elogio alla Corporazione Municipale che, rinunciando alle “amarezze”, non ha esitato ad attuare la riforma a cui questo sofferente quartiere aveva sempre aspirato all’unanimità.
Questo ha messo fine a un desiderio iniziato anni prima. Il 14 ottobre 1927, quando José Hernández Alayón era sindaco, il Consiglio Comunale decise di istituire la luce elettrica. Il giornale La Prensa pubblicò il 20 ottobre 1927 il seguente annuncio
Poiché in questa città manca l’illuminazione elettrica, essenziale per la sua importanza agricola, chi chiede la realizzazione dell’impianto elettrico viene informato di quanto segue:
Che questo Comune sovvenziona con 3.000 pesetas all’anno a quello che fonda la fabbrica.
Che questo municipio avrebbe fatto una concessione per la fornitura di fluidi nella località per 25 o 30 anni.
Che l’illuminazione sarebbe stata esente da ogni tipo di tassa comunale.
In virtù di ciò, le domande possono essere indirizzate a questo municipio entro un periodo che terminerà il 30 novembre prossimo. Adeje, 12 ottobre 1927.
Nonostante la volontà dell’ente e del sindaco, si può constatare che il canale amministrativo non fu proseguito, poiché il 22 marzo 1930 la sessione plenaria del Consiglio Comunale prese nuovamente l’accordo per avviare il dossier, con José Esquivel Castellano come sindaco.
Un mese dopo questo accordo plenario, il 20 aprile la plenaria ha approvato definitivamente il capitolato d’oneri, non essendo stata avanzata alcuna pretesa. Alla fine di giugno si è tenuta una sessione plenaria in cui il contratto per la costruzione della Centrale Elettrica e la realizzazione dell’illuminazione pubblica e privata nel comune è stato aggiudicato all’imprenditore granadino Don Juan Fumero y Fumero.
L’anno seguente, 1931, dopo la proclamazione della Seconda Repubblica, ci fu un cambiamento nella società debitrice, essendo il nuovo sindaco Rafael Melo Alayón. Questo fatto ha influito sull’accordo raggiunto dalla precedente società per azioni per quanto riguarda la centrale di Adeje. Nel maggio 1931 si tennero due sessioni plenarie, una il 4 di quel mese, in cui il sindaco dichiarò di aver ricevuto una lettera dall’appaltatore per la fornitura di energia elettrica nel senso che la città sarebbe stata illuminata ogni giorno della settimana, e ha fatto sapere che era opportuno esprimere a questo signore che non essendo totale il servizio di illuminazione, è stato espresso a Don Juan Fumero di astenersi dal dare il fluido interno e non lo ha fatto in conformità con le condizioni del contratto e soggetto a ciò che il Consiglio Comunale risolve succede all’individuo in quel momento. La plenaria ha accettato di contestare l’accordo della commissione comunale permanente sull’aumento dei pagamenti al suddetto appaltatore per la fornitura di energia elettrica.
Il 12 maggio si è tenuta un’altra sessione plenaria in cui il Sindaco ha dichiarato che, poiché il servizio di illuminazione era carente, era opportuno prendere le misure necessarie per far illuminare la strada centrale, come proposto dalla società municipale.
Infine, la centrale di Adeje fu inaugurata il 24 maggio 1931.
dalla Redazione