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    Consigli pratici per affrontare la fase due

    Ciò che è emerso dai fiumi di letteratura buona e cattiva corretta e incorretta, dotta e ignorante su cosa fosse questo virus e come ci si dovesse comportare, è che si è trattato di un virus animale trattato in laboratorio e reso micidiale dall’intervento umano.

    La cattiva notizia è che sono virus mutanti contro i quali non si può trovare un vaccino unico e universale proprio perché sono un nemico che cambia volto constantemente, la buona notizia è che durante le fasi di mutazione  vengono rigettate per prime le sequenze genetiche inserite dall’uomo e il virus diventa, dopo un poco di tempo, un nemico con cui l’organismo può confrontarsi con superiori possibilità di reagire e immunizzarsi.

    Come dobbiamo comportarci adesso?

    Dobbiamo imporci da soli regole più strette di quelle imposte dal governo.

    Non siamo usciti DAL virus ma stiamo uscendo COL virus e dobbiamo evitare i contatti non necessari, disinfettare le mani e possibilmente le scarpe prima di entrare in casa, indossare la mascherina il più possibile e evitare assembramenti.

    Una nuova esplosione dell’epidemia è assolutamente possibile se ci ubriachiamo di libertà e sottovalutiamo le conseguenze di un comportamento irresponsabile.

    Diamo al virus il tempo di mutare e indebolirsi piano piano, diamo ai ricercatori il tempo di trovare protocolli flessibili per un virus trasformista, diamo alle imprese in ginocchio la possibilità di provare a rialzarsi.

    In questo momento il miglior antidoto contro una nuova esplosione dell’epidemia è la nostra intelligenza e il nostro senso della misura.


    Dott. Alessandro Longobardi

     

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