Patrimonio dell’umanità dal 1999, l’ex capitale dell’isola di Tenerife possiede un patrimonio meraviglioso che incanta i visitatori, ma anche i residenti.
Sede universitaria e vescovile, le sue strade acciottolate, i palazzi, i templi e le case signorili mostrano l’essenza dei piani di sviluppo urbano realizzati nel XVI e XVII secolo, con l’isola già appartenente alla Corona di Castiglia.
La città dove piove di più alle Canarie è molto gestibile a piedi.
Il suo centro storico è tutto pedonale e può essere visitato in breve tempo.
Si può parcheggiare l’auto intorno alla Plaza del Adelantado, dove c’è un parcheggio gratuito (anche se a volte è pieno di “gorilla”).
Plaza del Adelantado: prende il nome da Alonso Fernández de Lugo, che ricevette il titolo di primo Adelantado dell’isola, concesso dalla Corona di Castiglia per aver partecipato alla sua conquista.
Intorno alla piazza si concentrano alcuni degli edifici più emblematici della città, come la Casa di Padre Anchieta, fondatore di San Paolo o la cappella di San Miguel, la più antica di La Laguna.
Vi si tengono spettacoli e festival.
Casa di Nava e Grimón: in questo edificio barocco, in pietra vulcanica, si organizzavano gli incontri a cui partecipavano gli intellettuali del XVII secolo che vivevano sull’isola.
Chiesa del Convento di Santa Catalina de Siena: fondata nel 1606, ospita il corpo incorrotto di Maria de Leon Bello e Delgado (La Siervita), la cui storia è ricca di leggende miracolose.
Oggi il convento è custodito da monache di clausura dell’Ordine dei Predicatori (domenicane).
La sua facciata è caratterizzata da un balcone con bifora a traliccio, che permette alle suore di affacciarsi sulla strada senza essere viste.
Antigua Calle La Carrera: oggi conosciuta come via Obispo Redondo, è famosa per la curva che compie proprio nel suo tratto finale.
Il nobile Alonso Fernández de Lugo, di fronte ai sacerdoti della città, ordinò la sistemazione della strada in modo da non dover vedere la torre della chiesa di Concepción dalla sua casa.
Tale era il disgusto che aveva per loro…
Casa del Corregidor: un edificio in pietra rossa, in cui risiedeva il governatore civile.
La Alhóndiga: questa casa blu ha avuto varie funzioni nel corso della sua storia.
Un magazzino di grano, una prigione per i prigionieri francesi, la caserma della Guardia Civile… Oggi ospita gli uffici comunali.
Casa Alvarado Bracamonte: conosciuta anche come Casa de los Capitanes (gialla), ospita l’Ufficio del Turismo.
All’interno si può visitare un grande patio con un albero di noce che ha più di 200 anni.
Cattedrale di San Cristobal de La Laguna: cattedrale neogotica, con una facciata neoclassica ispirata alla cattedrale di Pamplona, che ospita la sede della parrocchia di Nuestra Señora de los Remedios, patrona de La Laguna.
Le sue origini risalgono a un’antica cappella, costruita da Alonso Fernández de Lugo (i cui resti riposano nella Cattedrale) sui resti di una necropoli guanches.
In seguito si estese fino a diventare una chiesa, ma solo nel 1819 sarebbe diventata una cattedrale.
Iglesia de la Concepción: si trova in quella che era la Villa de Arriba (dove vivevano le corporazioni di artigiani), mentre la Villa de Abajo (dove si trovano la Cattedrale di La Laguna e la Plaza del Adelantado) aveva potere politico e religioso.
Il suo elemento più rappresentativo è la torre alta 28 metri, che risale al XVII secolo.
Oggi è possibile salire sul suo campanile, che ha la campana più grande delle Isole Canarie.
Chiesa Nuestra Señora de los Dolores: un tempo utilizzata come chiesa e ospedale, oggi ospita una biblioteca.
Calle de San Agustín: una strada pedonale piena di negozi, ristoranti e case signorili.
Ci sono quattro grandi palazzi:
Casa Salazar: un ex palazzo barocco del XVII secolo, che ospita la sede del Vescovado di Tenerife. Delle sue origini rimane solo la facciata, con lo stemma della famiglia Salazar.
Il resto è stato divorato dalle fiamme durante l’incendio del 2006.
Museo di Antropologia e Storia della Laguna: si trova nella Casa Lercaro, un’antica dimora appartenuta a una famiglia di banchieri genovesi.
Oltre al museo, il luogo è famoso per il fantasma di Catalina, la figlia di Antonio Lercaro, che fu costretta a sposare un vecchio.
Il giorno del suo matrimonio, finì per gettarsi nel pozzo della villa.
Non potendo dargli la Santa Sepoltura perché si trattava di un suicidio, la leggenda vuole che il suo corpo sia stato sepolto in una delle stanze della casa e che il suo fantasma vaghi intorno ad essa sconsolato.
Casa Montañés: sede del Consiglio di Consulenza dell’Acqua delle Isole Canarie, già di proprietà del Sergente Maggiore Francisco Montañés Machado, e non esente da leggende.
36 dipendenti della sicurezza se ne sono andati in meno di due anni, tormentati dallo spettro di due anziani che li esortavano ad andarsene.
Santuario del Santo Cristo di La Laguna: il primo convento francescano dell’isola di Tenerife (XVI) ha al suo interno la venerata immagine del Santo Cristo di La Laguna, realizzata dallo scultore belga Louis Van der Vule.
Da Pasqua 2014 il Santuario ospita anche una replica esatta della Sindone di Torino.
Bina Bianchini