L’UE consente agli Stati membri di aumentare i contingenti di tonno rosso per la pesca artigianale su piccola scala.
Il relatore del Parlamento europeo, Gabriel Mato, che ha guidato questa proposta a Bruxelles, ha spiegato che “ogni Stato dovrà distribuire equamente le quantità nazionali tra i diversi segmenti della flotta”.
Giorni scorsi l’Unione Europea ha raggiunto un accordo sul piano di gestione pluriennale per il tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo al fine di aumentare le quote assegnate a ciascuno Stato.
In una dichiarazione, Gabriel Mato, eurodeputato (PPE), che ha guidato l’iniziativa al Parlamento europeo, ha spiegato che il testo finale incoraggia la promozione delle attività di pesca costiera e l’uso di attrezzi e tecniche di pesca a basso impatto ambientale.
Afferma inoltre che “spetterà agli Stati membri stessi compiere gli sforzi necessari per garantire una distribuzione equa e trasparente delle possibilità di pesca tra le piccole flotte, artigianali e quelle di grandi dimensioni”.
Gli Stati membri saranno inoltre responsabili dell’assegnazione di una specifica quota settoriale per le navi di piccola taglia.
“Ogni Stato dovrà distribuire equamente le quote nazionali tra i vari segmenti della flotta, utilizzando criteri oggettivi che non perdano di vista la natura ambientale, sociale ed economica.
Prestare particolare attenzione alla pesca tradizionale e alla piccola pesca; incentivare i pescherecci dell’Unione che utilizzano attrezzi da pesca selettivi o che utilizzano tecniche di pesca a ridotto impatto ambientale”.
“Non possiamo dimenticare che la gestione degli stock di tonno rosso è una storia di successo grazie ai sacrifici fatti dal settore.
È importante imporre tagli alle quote quando è necessario, così come lo è ricompensare i pescatori per i loro sforzi aumentando le quote quando gli stock sono in buone condizioni”, ha aggiunto.
Inoltre d’ora in poi “si dovrà tener conto delle caratteristiche e delle esigenze specifiche della piccola pesca artigianale”.
La risoluzione è importante perché “il Parlamento, il Consiglio e la Commissione europea si sono accordati su criteri che il Consiglio aveva respinto in linea di principio”.
Mato ricorda che “per lungo tempo il Consiglio è rimasto inflessibile agli emendamenti presentati dal Parlamento a favore della piccola pesca artigianale”, per cui descrive il nuovo testo concordato come “un buon passo avanti verso un migliore coinvolgimento della piccola pesca artigianale”.
In questo senso, è stato possibile “porre ora una solida base per una speciale considerazione e un trattamento privilegiato” all’interno della Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonnidi dell’Atlantico (ICCAT) della piccola pesca artigianale, un’organizzazione legata alle tradizioni e agli usi delle zone costiere e delle comunità che dipendono dalla pesca.
Franco Leonardi