Questo mese l’arca del mistero naviga al lato opposto del globo per narrare la strana vicenda che unisce Canaria con una grande isola come l’Australia.
Tutto ha inizio il 21 ottobre del 1978 in un braccio di mare chiamato stretto di Bass, localizzato tra il sud dell’Australia e la Tasmania.
Il protagonista è un giovanissimo pilota di aerei chiamato Frederick Valentich.
Dal registro di volo risulta che alle 19:20 il giovane decolla solo da Moorabbin a bordo di un Cessna 182 diretto a Capo Otway e da lì doveva arrivare alle isole King per raccogliere alcuni amici e poi tornare all’aeroporto di partenza.
Il tragitto in condizioni del cielo normali dura circa 40 minuti fino al primo destino e poi altri 30 per arrivare alle isole King.
Inizialmente il volo trascorre normalmente volando ad una altezza intorno ai 5.000 piedi a velocità di crociera, però dopo pochi minuti dal decollo il pilota si mette in comunicazione con il radar di terra dicendo che a circa 1.000 piedi più in alto vede un oggetto di grandi dimensioni che procede a gran velocità.
Durante la conversazione con il controllore di volo il ventenne descrive l’oggetto come di forma molto allargata con 4 luci molto intense, simili a quelle utilizzate durante l’atterraggio, e una sorta di alone luminoso di color verde lungo tutta la superficie.
Dopo pochi minuti Frederick torna a contattare il controllo radar dicendo che l’oggetto si trova fluttuando sopra all’aereo, mantenendo la stessa velocità e che non si tratta di un altro aereo ma di qualcosa non riconoscibile e che il motore inizia ad avere problemi fino a spegnersi, poi alle 19:32 le comunicazioni cessano all’improvviso.
Subito viene attivato l’allarme e i mezzi di ricerca battono la zona per una settimana senza trovare traccia del piccolo aereo.
Non trovando indizi gli esperti coinvolti nelle ricerche avanzano varie ipotesi tra le quali un possibile suicidio o semplicemente che dovuto alla sua giovane età e poca esperienza di volo avesse sbagliato la rotta e confuso sia alla fine precipitato.
Il 28 di ottobre il caso chiude le operazioni di ricerca dichiarando che la sparizione del Cessna è dovuta a cause sconosciute.
Dopo qualche settimana un fotografo amatoriale pubblica delle foto scattate il giorno della sparizione del pilota con dei paesaggi situati nei pressi della zona che avrebbe dovuto sorvolare il mezzo.
In queste immagini si apprezza la presenza di vari oggetti nel cielo dalla forma molto particolare e non riconducibile ad aerei conosciuti.
L’11 di giugno del 1989, a dodici anni dalla sparizione, nella piazza del Charco a Puerto de la Cruz, appare un giovane affermando di essere Frederick Valentich.
Come prova della sua identità mostra un passaporto australiano.
Racconta di essere stato rapito e reclutato da una civiltà extraterrestre.
La gente del posto vedendolo piuttosto spaesato e con difficoltà a farsi capire, informano le autorità della presenza di questo giovane.
Quando la guardia civile arriva sul posto Frederick era scomparso senza spiegazioni.
Dopo pochi giorni il giovane ricompare sempre nella stessa zona davanti a una coppia di turisti prevenienti da León. La coppia al vederlo vestito in forma strana cercano di allontanarsi camminando per le vie del paese ma il giovane ogni volta che loro giravano un angolo appariva pochi metri più avanti.
Sempre più spaventati salgono su un autobus e scendono dopo alcune fermate ma la sorpresa è enorme a trovarsi nuovamente con questo individuo vicino alla fermata.
Ormai sopraffatti dalla paura si lasciano avvicinare dal giovane che nuovamente mostra il passaporto e afferma essere il pilota scomparso.
Alcuni giornalisti spagnoli, conoscitori della storia del pilota, volano a Tenerife per intervistare i testimoni.
Al mostrare le foto del ragazzo alle persone che lo avevano incontrato, questi affermano che sembra che il tempo non fosse mai passato per l’aviatore.
Loris Scroffernecher