Il Parco Nazionale del Teide è inserito nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO nella categoria dei beni naturali meglio conservati e di quelli misto naturale-culturali del pianeta.
Lo afferma il rapporto pubblicato nel novembre 2020 dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, un organismo transnazionale responsabile, tra l’altro, della verifica dei siti dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
Fino al 2020, 213 aree naturali e 39 proprietà miste naturali e culturali, in tutto il mondo, sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità in 107 paesi, secondo il Cabildo di Tenerife.
Tuttavia, lo stato di questi spazi non sempre raggiunge gli standard che l’UNESCO stessa accetta quando vengono dichiarati: solo il 19% di questi siti sono state approvati senza alcun tipo di preavviso, si tratta di 47 spazi, tra cui il Parco Nazionale del Teide.
A questo proposito, l’Assessore regionale alla gestione ambientale e alla sicurezza dell’isola, Isabel García, ha affermato che il rapporto “dimostra che il lavoro svolto dall’Ufficio di gestione del Parco Nazionale è un esempio di buona pratica e che, ancora una volta, un organismo internazionale di riconosciuto prestigio lo considera tale”.
“È un orgoglio per il Cabildo di Tenerife – ha continuato – avere la gestione di questo Parco Nazionale e che il rigore applicato in esso porti a risultati molto positivi per l’isola, e per il paese”.
Queste 47 proprietà Patrimonio dell’Umanità superano a pieni voti l’audit dell’IUCN, mentre 112 siti sono in buone condizioni con alcune indicazioni, 75 siti dovranno superare una revisione significativa per poter continuare ad essere inseriti nell’elenco, e otto siti sono in grave pericolo di perdere il loro status di Patrimonio dell’Umanità.
Tra cui due di essi, la Grande Barriera Corallina Australiana e le isole del Golfo di California in Messico, che sono in grave declino rispetto all’analisi del 2017.
Nel contesto europeo, il Parco Nazionale del Teide è tra i 18 siti meglio conservati su un totale di 54 siti inscritti nel continente.
Qui, il Cabildo ha sottolineato che i parchi nazionali di Garajonay a La Gomera e Doñana in Andalusia hanno alcuni problemi che li includono nella lista delle aree con “preoccupazioni significative”, mentre un’altra area naturale spagnola, condivisa con la Francia, che è l’ambiente dei Pirenei-Monte Perdido è nella categoria dei “buoni con certi punti” nella sua conservazione.
Cristiano Collina