Facevo la spesa in un supermercato, stavo cercando quanto mi serviva quando ho sentito dietro di me una voce che sapevo di conoscere.
Mi sono girata ed ho visto una mia “vecchia” paziente, ovvero una paziente con la quale avevo concluso un lungo e fortunato percorso. Ci siamo salutate contente di rivederci.
Spingeva un carrello pienissimo di cose: le ho chiesto se fosse il segno di una bella occasione in arrivo.
Sì, era così, dopo pochi giorni avrebbe festeggiato il suo sessantesimo compleanno e… visto che ci eravamo incontrate voleva approfittare per invitare anche me!
Rimasi contenta ma anche imbarazzata dall’invito!
Risposi timidamente che mi faceva piacere e che le avrei fatto sapere.
Alla fine decidemmo di andare, mio marito ed io.
Ho incontrato la Dr.ssa Tassi grazie ad una casualità di eventi. Son solita pensare che la casualità ha sempre il suo fine, e questo incontro me lo ha confermato.
Ho avuto il piacere di conoscerla ad una festa, il sessantesimo compleanno di mia suocera.
Era già da un po’ di tempo che cercavo una soluzione “non farmacologica” alla mia situazione: speravo che mi venisse incontro qualcosa che somigliasse ad un tentativo da provare, probabilmente l’ennesimo, per sistemare una situazione ormonale con la quale stavo combattendo da molto tempo.
Dall’età di 16 anni, ora ne ho 32, il mio ciclo arriva solo se provocato. Il suggerimento classico che mi hanno sempre dato, e che io ho sempre seguito, è stato di assumere la pillola.
Però succedeva che appena la interrompessi entravo in amenorrea, per uno, due, tre mesi… fin quando non mi decidevo a reiniziare con la pillola. Erano oramai 5 o forse 6 anni che andava avanti così.
Mi rendevo conto che il mio corpo funzionava solamente grazie a quelle compresse, e questa cosa non mi piaceva, mi creava disagio e non solo: mi regalava anche violenti cefalee, resistenti a qualunque farmaco prendessi, che mi impedivano di svolgere la mia attività lavorativa: insomma, da qualunque parte la guardassi, vedevo la pillola come una costrizione da cui desideravo liberarmi.
Periodicamente provavo a cambiare ginecologo con la speranza di ricevere indicazioni diverse dalle solite, ma la ricerca non dava frutto.
Solo uno, da cui ero arrivata quando ormai mi sentivo arresa, mi consigliò di assumere un integratore.
Già questa soluzione mi sembrava ottima, mi entusiasmava perché quantomeno cambiava qualcosa!
L’integratore sortiva i suoi effetti positivi, finalmente il mio ciclo mestruale non era indotto da ormoni in compresse, e io ero contenta.
L’indicazione era di assumere questo integratore per sei mesi, poi sospenderlo e vedere come sarebbe andata.
Con la sospensione degli integratori però è ricomparsa l’amenorrea, e così mi è stato detto di aspettare due o tre mesi per poi iniziare nuovamente ad assumerlo per rimettere le cose in ordine.
Ho fatto così per un anno e mezzo. Appena lo sospendevo l’entusiasmo crollava, il mio corpo era dormiente, non intendeva attivarsi senza un aiuto esterno.
L’intera mia storia cominciava ad innervosirmi. Sentivo che una soluzione doveva esserci ma non riuscivo a trovare la persona che potesse concretamente aiutarmi …
Finché un giorno la madre del mio compagno mi disse “la mia nutrizionista lavora e cura con gli alimenti! E domani sera, alla mia festa di compleanno, sarà a cena con noi!”.
Non potei fare a meno di notare il suo arrivo perché fu in camper! Anche io ho avuto la gioia di viaggiare in camper: poi ho smesso ma mi è rimasta una sorta di simpatia per chi ancora lo fa.
Ecco come ho incontrato Lucia Tassi. Si è da subito rivelata molto disponibile. Mi ha dato un rapido appuntamento e pochi giorni dopo mi ha ricevuta.
Ha fatto una valutazione della mia situazione e mi ha prescritto degli esami da fare.
Salutandoci mi ha detto di procedere alle analisi richieste e di comprare gli stick per l’esame chimico-fisico delle urine.
Mi spiegò che per un periodo ci saremmo sentite frequentemente al telefono, le avrei letto l’esito dello stick e lei mi avrebbe detto cosa mangiare.
Sembrava impegnativo ma la mia motivazione non intendeva farsi abbattere.
Mi sembrò che fosse seriamente intenzionata a seguirmi e non mise restrizioni alimentari.
Cominciammo.
Appena ho iniziato con il suo schema alimentare ho voluto sospendere gli integratori che stavo assumendo.
Ho sempre seguito le indicazioni della dottoressa al meglio, cercando di essere il più precisa possibile. Quello che avevo in ballo era davvero importante per me.
Dopo una settimana di dieta iniziai ad accorgermi che stavo perdendo peso in modo del tutto armonico, senza sforzi.
Questa cosa mi piaceva. I giorni passavano ed io dimagrivo. Stavo facendo qualcosa di buono per le mie ovaie e per di più stavo perdendo il peso in eccesso.
Dopo 40 giorni arrivò il primo ciclo mestruale, il primo della mia vita adulta non indotto da farmaci.
Dopo un mese il secondo e dopo un altro mese il terzo.
Ho smesso di seguire la dieta ma ho continuato a tenere presenti le indicazioni di massima, il ciclo non è più scomparso e le mie ovaie stanno regolarmente funzionando.
Dopo tanto tempo ho risentito questa giovane donna non più di un mese fa.
Ha voluto chiamarmi per un saluto, per sapere come e dove io mi trovassi e per dirmi che era alla sua seconda gravidanza.