I nostri servizi di depurazione delle acque ci hanno permesso di analizzare campionature rilevate in diverse abitazioni e ristoranti siti a Puerto de la Cruz.
La durezza dell’acqua si riferisce alla presenza di ioni di calcio e magnesio o talvolta di metalli pesanti nel liquido in esame.
Come si può notare dalle tabelle riportate, un’acqua può ritenersi ottimale, quindi con effetto depurativo fino a 130 microsimens, unità di misura della tabella Vincent utilizzata a livello mondiale e adoperata dalla OMS, organizzazione mondiale della sanità.
Nei risultati condotti dal nostro laboratorio di analisi Biodiagnostica, diretto dal direttore sanitario, dott. Alfredo Liberatore, si evince un livello durezza che si avvicina ai 500 microsimens, quindi con effetto depositante e con alto rischio di calcoli renali.
Bollire l’acqua non basta ad abbassare questo livello di durezza allarmante.
I depuratori d’acqua di nostra produzione sono in grado invece di abbassare il livello fino a 100/120 microsimens così da poter rendere l’acqua ottimale e depurata.
Questi sono i primi esami che il nostro laboratorio sta sviluppando.
Nei giorni a seguire continueranno i prelievi e le campionature nei diversi comuni.
Il nostro obbiettivo è quello di portare la soluzione ad un problema salutare così importante per tutti i comuni dell’isola.
La nostra azienda si sta muovendo a livello industriale puntando alla creazione in loco della fabbrica che produrrà i depuratori d’acqua, coinvolgendo anche la partecipazione dei comuni dell’isola.
Punteremo anche alla realizzazione delle fontanelle pubbliche che attualmente non sono presenti.
Il lavoro più grande che verrà svolto sarà quello della depurazione delle acque nere.
I rifiuti che convergono in mare creano un alto tasso di inquinamento e questo è inaccettabile in un era in cui si hanno gli strumenti per risolvere il problema.
Luana Reina