Il Dipartimento di agricoltura, allevamento e pesca del Cabildo di Tenerife ha lanciato una campagna per promuovere il consumo locale di patate sull’isola, un’iniziativa che sarà attiva fino al 31 agosto attraverso radio, media digitali, reti sociali e cartelloni distribuiti in tutta Tenerife.
Il consigliere della zona, Javier Parrilla, ha sottolineato l’impegno “chiaro” del Cabildo per promuovere il consumo di prodotti locali e ha aggiunto che per la produzione di patate a Tenerife quest’anno è stato molto buono e il raccolto potrebbe essere circa di 6,5 milioni di chili.
Il consigliere ha aggiunto che l’obiettivo è quello di garantire che “tutta la popolazione dell’isola conosca e dia il valore che meritano ai prodotti del settore primario di Tenerife, che generano occupazione e attività economica sull’isola, preservano il nostro paesaggio e contribuiscono in modo decisivo allo sviluppo sostenibile del nostro territorio, oltre ad avere una qualità eccellente, riconosciuta dentro e fuori l’arcipelago.
Parrilla ha ricordato che la coltivazione di patate a Tenerife occupa circa 1.759 ettari, essendo la terza coltura più importante, dietro le banane e la vite.
Inoltre, è l’attività principale delle alte terre, soprattutto nel nord dell’isola.
Più del 56% dei coltivatori di patate nel nord dell’isola hanno un solo raccolto all’anno, quindi dipendono esclusivamente dalla vendita di questa coltura per sostenere l’attività e il paesaggio agricolo di questo lato dell’isola.
Oltre alle iniziative per promuovere il consumo, l’area dell’Agricoltura, dell’Allevamento e della Pesca lavora tutto l’anno con gli agricoltori e i contadini, attraverso la consulenza tecnica sulle colture, migliorando la formazione per la corretta gestione delle colture, così come i vari test per migliorare il trattamento di parassiti e malattie.
Javier Parrilla conclude inquadrando questa campagna per promuovere il consumo di patate nel set di attività promozionali volte a promuovere i prodotti del settore primario dell’isola, incentrato sul consumo di carni locali e uova, nella promozione dei vini dell’isola, miele o pesce fresco, tutti con l’obiettivo di “raggiungere il maggior numero possibile di consumatori e guidare il loro acquisto del nostro prodotto locale, favorendo il consumo a chilometro zero sull’isola”.
