Tazacorte si unisce a Los Llanos, El Paso, Mazo e Fuencaliente come parte della zona coperta dalla Pevolca; ci sono circa 40.000 abitanti ed è incluso anche il trasferimento di animali.
Tutte le opzioni previste per poter affrontare qualsiasi scenario che possa sorgere a causa della crisi che si è aperta a La Palma dopo la recente intensificazione dell’attività sismica che si sta verificando nel sottosuolo dell’Isla Bonita dal 2017 e che è legata all’attività magmatica sotto la zona della Cumbre Vieja.
Per questo motivo, il Comitato Direttivo del Piano Speciale di Protezione Civile e di Emergenza per il rischio vulcanico della Comunità Autonoma delle Isole Canarie (Pevolca) ha approvato ieri il piano di evacuazione di La Palma in caso di eruzione, la cui principale novità è che colpisce anche il comune di Tazacorte, oltre a quelli già noti, come Los Llanos de Aridane, Mazo, El Paso e Fuencaliente.
Sommando la popolazione residente totale di questi cinque comuni, ci sono circa 40.000 persone colpite, e bisogna aggiungere che questa azione preventiva include l’organizzazione e la compilazione di dati sulla popolazione colpita, sia residenti che turisti, le possibilità di alloggio alternative, i mezzi di trasporto e una strategia per l’evacuazione degli animali domestici e del bestiame.
Il direttore tecnico del piano in questione, Miguel Ángel Morcuende (ex direttore insulare dell’Amministrazione Generale dello Stato, che ha anche ricoperto responsabilità ambientali nel Cabildo), ha spiegato che il Comune di Tazacorte era rappresentato per la prima volta nella riunione di Pevolca di ieri, dato che il quartiere di La Bombilla si trova nella zona a rischio di una possibile eruzione nella zona della Cumbre Vieja.
Morcuende ha anche informato i media che sono stati nominati i capi dei gruppi di azione operativa della Pevolca per questa emergenza.
Per avere un’idea della pianificazione che si sta realizzando per poter reagire ai diversi scenari derivanti da questa crisi, basta dire che questi gruppi della Pevolca comprendono il Gruppo d’Intervento, composto da risorse materiali e umane;
il Gruppo di Sorveglianza Vulcanica, responsabile del monitoraggio permanente e della valutazione del pericolo vulcanico;
il Gruppo di Sicurezza, un insieme di risorse materiali e umane per garantire la sicurezza pubblica, il controllo delle zone interessate dall’emergenza e dei loro accessi, così come la collaborazione in un’eventuale evacuazione;
il Gruppo Sanitario, che sarebbe responsabile del monitoraggio e della valutazione del pericolo vulcanico;
il Gruppo di Sicurezza, un insieme di risorse materiali e umane per garantire la sicurezza pubblica, il controllo delle zone interessate dall’emergenza e dei loro accessi, così come la collaborazione in un’eventuale evacuazione;
il Gruppo Salute, che fornirà assistenza sanitaria nel caso in cui ci fossero persone colpite dall’emergenza;
il Gruppo Logistica, incaricato dell’evacuazione, mobilitazione e smobilitazione, approvvigionamento, riparo, sostituzione delle risorse materiali dei gruppi d’intervento e supporto nel trasferimento della popolazione;
il Gruppo Riabilitazione Servizi Essenziali, che manterrà acqua, elettricità, carburante e telefonia per la normale continuità dell’attività della popolazione;
il Gruppo Supporto Tecnico, che fornisce i meccanismi d’informazione per la decisione del direttore tecnico.
Vale la pena ricordare che, visto l’aumento dell’attività sismica su La Palma, il governo delle Canarie ha attivato l’allerta Pevolca lunedì, con un semaforo giallo per i comuni di Fuencaliente, Los Llanos de Aridane, El Paso e Villa de Mazo.
Da parte sua, il Cabildo ha attivato il Piano di Emergenza dell’Isola giovedì scorso in una situazione di preallarme, mentre oggi è prevista una nuova riunione del Comitato Direttivo di Pevolca che, come previsto dalla normativa vigente, è presieduto dall’attuale Ministro della Sicurezza del Governo delle Canarie, il giurista di Tenerife Julio Pérez.
Questo è un appuntamento che si estende al comitato scientifico, da dove il monitoraggio quotidiano dei dati raccolti dalla rete di sorveglianza derivanti dai dispositivi distribuiti in loco sia dall’Istituto Geografico Nazionale (IGN) e l’Istituto Vulcanologico delle Isole Canarie (Involcan) e altri sistemi che vengono aggiunti in questi giorni.