Il Consiglio Comunale di Santa Cruz de Tenerife ha decretato oggi come estinta l’autorizzazione eccezionale e provvisoria del dominio pubblico con tavoli e sedie approvata con Decreto del Consiglio Comunale di Santa Cruz de Tenerife del 18 dicembre 2020, con effetto dalla rimozione effettiva da parte dei servizi comunali degli elementi di protezione installati sulla strada pubblica, in modo che l’abolizione di questa situazione eccezionale avrà effetto il 18 ottobre.
Il decreto stabilisce che “tutti gli elementi di protezione (recinzioni e barriere) installati nel dominio pubblico per delimitare lo spazio riservato alle terrazze temporanee saranno rimossi e annuncia che questa misura sarà realizzata progressivamente e per zone, a partire dal 18 ottobre 2021, secondo il programma che sarà pubblicato sul sito web comunale.
Pertanto, “i proprietari di stabilimenti soggetti ad autorizzazione eccezionale per occupare il suolo pubblico con tavoli e sedie che desiderano avere un’occupazione permanente del suolo pubblico e che non l’hanno precedentemente richiesta, sono esortati a contattare il Comune per richiedere l’autorizzazione necessaria” e il decreto aggiunge che “questa procedura ordinaria è prevista nell’Ordinanza del Paesaggio Urbano di Santa Cruz de Tenerife, poiché, una volta rimossa la terrazza, perderà il suo diritto eccezionale di occupare la strada pubblica”.
D’altra parte, il decreto avverte che una volta rimosse le barriere e gli elementi di protezione che delimitano le terrazze eccezionali, il dominio pubblico non potrà essere occupato fino a quando non si sia ottenuta l’autorizzazione richiesta per l’occupazione del dominio pubblico con tavoli e sedie, se necessario, attraverso la procedura ordinaria prevista dall’Ordinanza del Paesaggio Urbano di Santa Cruz de Tenerife.
Circa 160 terrazze saranno rimosse in circa 2 settimane, che sarà il tempo necessario, a partire dal 18, per smantellare le misure di protezione e le recinzioni, senza che sia necessario che i proprietari delle terrazze le rimuovano, in modo che possano rimanere in piena legalità fino allo smantellamento da parte dei lavoratori dei Servizi Pubblici.
L’autorizzazione è in corso di elaborazione per circa 40 domande che sono state ricevute fino ad oggi per permettere loro di rimanere sul posto.