Lo sceneggiato del Commissario Blavier è un prequel, nel 1971, di CSI Scena del Crimine?
Il commissario Blavier, interpretato da Carlo Giuffrè, è il protagonista dello sceneggiato RAI Giallo di sera.
Le sei puntate di questo sceneggiato sono basate sui romanzi dello scrittore francese Louis C. Thomas, con l’adattamento e la regia di Guglielmo Morandi.
Il Nostro, commissario ispettore della Polizia Giudiziaria Svizzera, ha un suo particolare metodo di inchiesta.
Volete conoscerlo?
Il metodo Blavier è basato sull’uso della tecnologia.
Infatti molti casi sono risolti usando microfoni nascosti in un bracciale, sorvegliando i telefoni dei sospettati, registrando le conversazioni con i mangianastri, oppure usando la fedele agenda del commissario.
Mi sembra che l’agenda sia più fedele di molte donne… ed anche di tanti uomini.
Questa agenda è stata fabbricata su misura secondo le indicazioni di Blavier, è un grosso libro che nasconde una macchina da presa e un registratore.
Così, mentre lui parla con un sospettato sicuro di sé, l’agenda cattura, a sua insaputa, altri particolari che sono davvero importanti.
Per quelli che credono nella “dea” tecnologia, un pensiero infantile, dico che lei è soltanto un mezzo, ma che il principale strumento è il nostro cervello, cioè i dati devono essere correttamente interpretati.
Se non c’è materia grigia non c’è nulla da fare.
Come nel calcio, l’uso sbagliato del VAR, Video Assistant Referee, non ha mai diminuito le controversie sull’arbitraggio.
Quando il Nostro riceve due ispettrici che vengono a lavorare da lui, gli dice che la cosa importante è avere un metodo di lavoro non rigido, che faccia qualche concessione alla fantasia e all’improvvisazione.
E gli ricorda l’importanza di una documentazione piuttosto ricca.
Al Nostro piace che una di loro legga i romanzi gialli.
Un trucco di Blavier, usato anche da altri segugi, è sorprendere il sospettato con una domanda, dopo la fine dell’interrogatorio.
Questo potrebbe spingerlo a fare una telefonata, mentre il suo telefono viene sorvegliato.
Il Nostro, come Philo Vance, usa la psicologia quando dice “un impiegato onesto può diventare un ladro magari a causa di una donna”.
Ed anche “nel nostro mestiere è buona regola non trascurare nulla”.
Significa che dobbiamo cercare se ci sono una civetta, un donnaiolo, della droga o dell’alcool.
Un detective in gamba deve ricordare che la realtà non si vede, si scansiona con accuratezza, come faceva Terminator.
“Questi pensieri fanno parte del Manuale del Poliziotto Perfetto” ha detto Blavier, e sono propriamente istruzioni operative per i poliziotti.
Confessione del Commissario Steneri: da tempo sto elencando frasi simili per scrivere questo manuale, insieme ai miei commenti.
Forse potrebbero servire agli alunni della Scuola di Polizia.
Vi racconto adesso una scena che non sappiamo se sia accaduta davvero… mi pare che fosse nella scuola dei poliziotti.
“Ragazzi, siccome abbiamo un mestiere rischioso, la sessualità è importante per mantenere il nostro equilibro psicologico.
Nel rapporto col sesso opposto possiamo considerare 3 tipi di persone.
Le donne come la Sig.ra Maigret, per una relazione di lunga durata, e forse con lo scopo di formare una famiglia. Poi le donne “toccata e fuga”, pericolose ai tempi dell’AIDS.
Infine “le donne di internet”, in questo caso secondo il già citato Manuale tutte sono colpevoli fino a dimostrare la loro innocenza.
Sarebbe bello che il terzo gruppo evolvesse fino al primo.
Queste precauzioni sono fondamentali per un buon rapporto tra donne e uomini, e salverà anche dalla sofferenza i futuri ispettori e ispettrici.”
Architetto Roberto Steneri
P.s.: la prossima puntata sarà “Le nozze del Commissario De Vincenzi”, la mia prima storia breve.
Con i miei amiconi: Paolo Stoppa, Gino Cervi, Ubaldo Lay. Tino Buazzelli.
Racconterò anche il mio sequestro in Brasile.