Strategia Spagna 2030, fa parte del pacchetto “Legge sui rifiuti e terre contaminate” della Unione Europea.
La nuova legge è entrata in vigore in Spagna a partire dal 3 luglio 2021.
Il Ministero per la transizione Ecologica assicura che la crisi del Covid 19 non implicherà alcun cambiamento nel loro calendario.
La lotta contro il materiale plastico
Tra il 2018 ed il 2019 la Unione Europea fu costretta ad approvare molte norme a causa delle grandi quantità di materiali plastici presente in terra e mare.
In Spagna solo il 37,8% dei rifiuti viene riciclato.
Il paese, per la lotta contro l’inquinamento, mette in moto la “Strategia Spagna 2030” che si pone l’obiettivo principale di ridurre la produzione di rifiuti entro il 2030 del 15% rispetto ai livelli del 2010.
Verranno ricercate alternative al materiale plastico o non riutilizzabile oppure destinate ad un solo uso.
Verrà inoltre varata una nuova raccolta differenziata, per ciò che riguarda i rifiuti organici (umido) a partire dal 31 dicembre 2021.
Legge sui Rifiuti e Terre Contaminate
La nuova legge sui rifiuti che rappresenta una parte delle leggi sull’inquinamento imposto dalla Unione Europea è entrata in vigore a partire dal 3 luglio 2021.
A partire da tale data, sarà vietata la vendita di bastoncini in cotone, palloncini, cannucce, piatti e posate in plastica: questi sono i materiali che purtroppo si trovano con maggior frequenza sulle spiagge.
Dovranno scomparire anche i contenitori di plastica per bevande ed alimenti.
Saranno vietati tutti i prodotti di plastica monouso.
A differenza da quella europea la norma spagnola include anche la proibizione della vendita dei prodotti in plastica oxodegradabili e anche cosmetici e detergenti che contengano microplastiche.
Le Amministrazioni locali devono installare fonti di acqua potabile per ridurre il consumo di acqua in bottiglia.
Anche bar e ristoranti avranno l’obbligo di mettere a disposizione dei clienti acqua non imbottigliata gratuitamente.
L’accordo prevede anche altre disposizioni: le bottiglie in plastica dovranno essere prodotte con il 25% di materiale riciclato entro il 2025, portato al 30% dentro il 2030.
In definitiva il testo prevede sanzioni fino a 2 milioni di Euro per gli inadempienti.
Verrà imposta tale cifra anche nei casi in cui si tratti di rifiuti pericolosi.
L’abbandono di tali rifiuti o la loro cattiva gestione verranno considerati come reati molto gravi.
Le sanzioni in questo caso oscillano fra mille e cinquantamila Euro.
Da quello che si può vedere in giro, qua a Tenerife pare non ci sia una grande adesione a queste disposizioni.
Sarà come al solito che il Governo delle Canarie ha disposto un rinvio delle scadenze?
Ai posteri l’ardua sentenza ed a un turista un grosso dubbio.
D.G.
NdR. Poi uno guarda il calendario e si fa domande…