Il regolamento, che è in corso di elaborazione al Senato, deriva da un regio decreto legge approvato nel dicembre 2020 sulla proroga della materializzazione della RIC nel 2021 a causa della pandemia.
Il governo delle Canarie ha emesso un rapporto favorevole sulle modifiche introdotte nel Regime Economico e Fiscale (REF) da una legge nazionale che sta per concludere la sua elaborazione in Senato, relativa in particolare alla Riserva per gli investimenti nelle Canarie (RIC) e l’IGIC.
Il rapporto si riferisce al progetto di legge sulle misure finanziarie per il sostegno sociale ed economico e l’adempimento dell’esecuzione delle sentenze, erede di un decreto legge reale convalidato dal Congresso un anno fa, che estende i termini previsti per materializzare i benefici che le aziende assegnano alla RIC per avere un trattamento fiscale più favorevole e stabilisce alcuni dettagli sull’IGIC per evitare casi di doppia imposizione.
Il portavoce del governo delle Canarie, Antonio Olivera, ha spiegato in una conferenza stampa che “la relazione favorevole del governo sarà inviata al Parlamento delle Canarie affinché la Camera possa discutere se appoggiare o meno queste modifiche legislative, come è obbligatorio quando lo Stato cambia il REF”.
In un comunicato, il governo ha indicato che sta emettendo questo documento su richiesta dello stesso Parlamento delle Canarie, che ha ricevuto una notifica dal Congresso che gli chiedeva di esprimere il suo parere.
La prima delle modifiche analizzate riguarda l’ottava disposizione transitoria del REF, per prorogare di un anno i termini per effettuare “la materializzazione del RIC dotato di utili ottenuti nei periodi d’imposta a partire dal 2016 e la dotazione a tale riserva relativa agli investimenti anticipati effettuati nel 2017 e considerati come materializzazione dello stesso”.
Questa estensione è giustificata, precisa l’esecutivo, “dai gravi effetti che la pandemia aveva prodotto e produce nella realizzazione di investimenti e risultati economici nel 2020”.
Il governo delle Canarie è d’accordo, ma coglie l’occasione per ricordare che la comunità autonoma non è stata interpellata per il suo parere quando lo stesso cambiamento è stato introdotto dal Real Decreto Legge 3 39/2020 del 29 dicembre, convalidato dal Congresso il 28 gennaio 2021.
“Bisogna precisare”, si legge nella sua relazione, “che il RDL 39/2020, anche se modifica una disposizione legale che integra il corpo normativo del Regime Economico e Fiscale delle Isole Canarie, non è mai stato oggetto di una relazione previa del Parlamento delle Isole Canarie, come richiesto dalla terza disposizione aggiuntiva della nostra Costituzione e dall’articolo 167 dello Statuto di Autonomia delle Isole Canarie.”
La relazione è favorevole, spiega il governo delle Canarie, “perché la disposizione non merita alcun rimprovero, dato che è stata adottata per dare certezza giuridica nell’applicazione dei benefici fiscali riferiti al RIC, visti gli effetti che la pandemia ha prodotto nella realizzazione degli investimenti coperti da questi benefici e come risultato di una richiesta unanime delle istituzioni e della società delle Canarie”.
Il Consiglio direttivo ha anche dato il suo appoggio alla terza disposizione finale del disegno di legge che sta per essere approvato dal Senato e che modifica, con effetto dal 1° gennaio 2021, la regolamentazione delle norme per la localizzazione di alcuni servizi nell’Imposta Generale Indiretta delle Canarie (IGIC), al fine di evitare casi di doppia imposizione.
La formulazione contenuta nel progetto di legge coincide pienamente con quella riprodotta e proposta dal Parlamento delle Canarie un anno fa in una relazione approvata in occasione del dibattito sul bilancio generale dello Stato per il 2021, ricorda l’esecutivo.
In ogni caso, il governo delle Canarie fa “un rimprovero per il ritardo nell’esecuzione di questa riforma, soprattutto tenendo conto che, derivando dalla sua evidente necessità di evitare situazioni di doppia o nulla imposizione, era evidente la giustificazione della necessità straordinaria e urgente della sua approvazione in uno dei numerosi decreti legge reali approvati durante l’anno 2021”.
Marco Bortolan