Questa è una delle proposte discusse dal Cabildo di Tenerife e dalla Direzione Generale del Traffico (DGT) per ridurre la pressione su queste aree.
Il Cabildo di Tenerife, attraverso il Dipartimento di Gestione e Sicurezza dell’Ambiente Naturale, ha chiesto alla Direzione Generale del Traffico (DGT) un maggiore coinvolgimento nella gestione delle strade che attraversano i Parchi Rurali di Teno e Anaga e il Parco Nazionale del Teide.
In una riunione tra l’assessore alla gestione dell’ambiente naturale, Isabel García, e il vice capo della sede provinciale della DGT, Pablo González de la Aleja López, alla quale hanno partecipato i direttori dei parchi rurali di Anaga, Gustavo Domínguez, e Teno, Judith Fernández, così come il direttore della conservazione del Parco Nazionale del Teide, Manuel Durbán, sono stati discussi lo stato della mobilità in queste zone e i loro problemi attuali.
“Ad Anaga, nelle zone balneari, e a Cruz del Carmen c’è un serio problema di mobilità legato al parcheggio indebito sui cigli, soprattutto nei fine settimana, che si replica continuamente anche nella frazione di Masca, nel Parco rurale di Teno, dove la larghezza della strada non permette la circolazione di autobus di una certa dimensione, e che complicano la mobilità nella zona, complicando così notevolmente la sicurezza della strada e ostacolando la vita quotidiana delle persone che vivono nei centri di questi parchi rurali”, ha indicato il consigliere.
“Nel Teide, qualcosa di simile accade in alcune occasioni come piogge stellari o nevicate”, motivo per cui, ha detto, “abbiamo trasmesso al delegato della Direzione generale del traffico, la necessità di stabilire un coordinamento più stretto e canali di comunicazione ogni volta che è necessario attuare misure congiunte relative alle restrizioni di parcheggio, segnaletica o anche indicazioni al comando della Guardia Civile”.
L’assessore ha sottolineato che, anche se lavora a stretto contatto con il Dipartimento delle Strade del Cabildo e i consigli locali, così come con le forze di sicurezza dello Stato, “sembra che i cittadini non rispettino l’ambiente o la segnaletica, che ha raggiunto un punto di non ritorno che complica il controllo di questi problemi”.
“Si studieranno proposte come l’installazione di dissuasori, recinzioni metalliche o in legno, segnaletica orizzontale, e anche la possibilità di limitare il traffico in alcuni tratti quando il carico di veicoli è stato superato”.
Il rappresentante della Direzione Generale del Traffico ha indicato che questi problemi si ripetono ed è necessario stabilire misure correttive, “alcune delle quali dovranno essere attuate dai consigli comunali, altre dalle aree proprie del Cabildo e altre la responsabilità della DGT e della Guardia Civil”.
Ha aggiunto che “è estremamente importante agire con temporanea lungimiranza e in modo coordinato per attuare soluzioni che possono andare dalla limitazione del carico dei veicoli alla cancellazione dei parcheggi o alla limitazione del traffico secondo le caratteristiche di alcuni veicoli”.
Franco Leonardi