Il recupero di un secondo cortile interno e la ristrutturazione del cortile principale sono i punti salienti della prima fase, che convertirà il primo piano in un centro visitatori.
È difficile immaginare il risultato finale della ristrutturazione, poiché l’immagine del primo piano del Palacio de Carta de Santa Cruz è quella di un cantiere con tutto ancora da finire.
Tuttavia, la direzione tecnica e il municipio di Santa Cruz hanno assicurato che il lavoro più difficile è già stato fatto e che tutto ciò che rimane è iniziare a chiudere ciò che è aperto, in modo che in giugno questo spazio emblematico della capitale, che ospiterà un punto di informazione turistica, sarà nuovamente operativo.
Il sindaco, José Manuel Bermúdez, insieme al primo vicesindaco, Guillermo Díaz Guerra, il sindaco dei Lavori, Dámaso Arteaga, e il consigliere delegato della Società di Sviluppo, Alfonso Cabello, ha visitato l’esecuzione di un lavoro che, come pietre miliari più importanti, recupera per il pubblico il secondo patio interno, il cui accesso è attraverso via San José, e il patio principale che recupera il suo splendore.
Inoltre, i due spazi che costituiranno i punti di informazione turistica sono uniti.
Il Concistoro ha investito 1,3 milioni di euro nella prima fase della ristrutturazione di quello che fu il primo BIC di Santa Cruz.
Bermúdez ha evidenziato il valore di questo rimodellamento e ristrutturazione “all’interno dell’insieme di azioni che questa amministrazione locale sta portando avanti nel settore del patrimonio storico e del recupero degli edifici, con un investimento di più di 30 milioni”.
Ha anche sostenuto che “si può concludere che Santa Cruz è il comune con il maggior investimento nel recupero del suo patrimonio in tutte le isole Canarie”.
Da parte sua, Arteaga ha ricordato che il progetto ha dovuto essere modificato dopo che nell’edificio è stata trovata una vecchia cisterna.
“A quel tempo, i lavori dovevano essere fermati, ma sono stati riavviati dopo che la direzione del progetto ha trovato una soluzione”, ha detto.
La soluzione era quella di sigillare la cisterna.
Questa prima fase dei lavori”, ha sostenuto Arteaga, “sta continuando secondo il programma, nonostante il fatto che i tecnici sono stati costretti a fare una sosta a causa della necessità di effettuare un trattamento di disinsettizzazione.
Ha anche sottolineato l’uso di un sistema antincendio a spruzzo e che, “inoltre, l’ingresso principale dell’edificio è stato adattato per creare un accesso per le persone con mobilità ridotta, che è molto moderno e unico in Spagna, con una scala retrattile, così come un ascensore”.
Franco Leonardi