Attraverso la sentenza dello scorso 27 gennaio il Tribunale di Giustizia dell’Unione Europea ha bocciato il modello 720 attraverso il quale Hacienda obbliga i contribuenti che accumulano più di 50.000 euro di patrimonio all’estero a presentare una dichiarazione informativa, criticando aspramente l’Amministrazione Tributaria spagnola.
La giustizia europea ha dichiarato che gli importi del regime sanzionatorio imposti ai contribuenti che non ottemperano agli obblighi previsti dal suddetto modello 720 sono eccessivi per tre fondamentali ragioni direttamente legate al diritto alla libera circolazione di capitali:
1. l’inosservanza dell’obbligo comporta la tassazione del reddito non dichiarato relativo a tali beni come plusvalenza ingiustificata, senza possibilità di essere tutelato dalla prescrizione;
2. l’elevato importo sanzionatorio (sono applicabili sanzioni sia di importo fisso che variabile) previsto in caso di inadempimento dell’obbligazione conferisce alla normativa un carattere estremamente repressivo, potendo addirittura eccedere il valore complessivo dei beni o diritti esteri del contribuente;
3. il valore delle sanzioni pecuniarie di importo fisso non è proporzionato alle sanzioni previste per reati analoghi in un contesto puramente nazionale. L’importo di tali sanzioni è infatti di 5.000 euro per ogni dato o insieme di dati omessi, incompleti, inesatti o falsi, con un minimo di 10.000 euro, e di 100 euro per ogni dato o insieme di dati non aggiornati o non dichiarati per via telematica laddove obbligatorio, con un minimo di 1.500 euro.
Oltre a condannare la Spagna nell’ambito della causa che ha dato origine alla sentenza, il Tribunale di Giustizia ha sancito l’obbligo per l’Amministrazione Tributaria spagnola di riconsiderare l’intera disciplina attualmente in vigore su questo punto.
Il ministero del Tesoro avrebbe optato per introdurre gli emendamenti necessari ad adeguare la normativa alle richieste europee attraverso il disegno di legge che modifica la Ley 27/2014 relativa all’imposta sulle società, nonché attraverso la recente rettifica del Real Decreto Legislativo 5/2004 relativo all’imposta sul reddito dei non residenti, con l’obiettivo che detti emendamenti entrino in vigore entro il 31 marzo, data in cui scade il termine per presentare il modello 720.
Cosa significa questo per i contribuenti?
Benché la presentazione del modello 720 non sia stata soppressa, la sentenza apre la possibilità per coloro che abbiano un contenzioso in corso con lo Stato di riesaminare le proprie posizioni o, nel caso in cui il procedimento amministrativo sia già volto al termine, di proporre ricorso.
Avv. Elena Oldani
Fonti:
-Sentencia del Tribunal de Justicia de la Unión Europea (Sala Primera), de 27 de enero de 2022. Asunto C-788/19.