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    L’aumento dei passeggeri aggrava i limiti del porto di Los Cristianos

    In un anno, la banchina sud ha registrato più di 1,5 milioni di passeggeri e 475.000 veicoli, cifre che evidenziano ancora una volta i problemi di mobilità per entrare e uscire dalla zona.

    La ripresa del traffico marittimo nel porto di Los Cristianos, dopo che le cifre dei passeggeri sono scese nel primo anno della pandemia (2020) a quasi la metà del volume registrato nel 2019, evidenzia ancora una volta i limiti del bacino Arona, che collega il sud di Tenerife con La Palma, La Gomera e El Hierro.

    L’ultimo aggiornamento dell’Istituto di Statistica delle Canarie indica che durante tutto il 2021 il numero di passeggeri che si sono imbarcati o sbarcati a Los Cristianos è stato di 1.568.495.

    Questo è 452.992 in più rispetto all’anno precedente, segnato dal confino, e 401.960 in meno rispetto al 2019, quando il numero di utenti era vicino ai due milioni.

    Ma i problemi di traffico sono stati aumentati dal numero record di veicoli trasportati da Fred Olsen e Armas, le due compagnie di navigazione che operano nel bacino meridionale: 475.140, quasi 33.000 in più rispetto all’anno prima della pandemia.

    L’attrazione del vulcano Cumbre Vieja può essere vista nelle statistiche.

    Così, per la prima volta, il mese del 2021 che ha registrato il maggior movimento di passeggeri è stato novembre (216.536), davanti ad agosto, che di solito guida le cifre anno dopo anno (209.232).


    Ottobre, al culmine dell’eruzione su La Palma, è arrivato al terzo posto con 203.996 passeggeri.

    Le compagnie di traghetti hanno rafforzato le loro frequenze con la Isla Bonita durante diversi fine settimana e durante i weekend lunghi di Ognissanti e della Costituzione.

    Il Comune di Arona ha informato l’Autorità Portuale della necessità di fare investimenti nella zona, anche se senza aumentarne la superficie, per migliorare le entrate e le uscite dei veicoli.

    Il Concistoro, che ha definito gravi i problemi di mobilità nella zona, chiede anche risorse pubbliche per “interrare” il traffico da Avenida Chayofita fino a quasi l’autostrada, un progetto che prevede l’installazione di un nuovo nodo di trasporto e un grande boulevard nella parte superiore.

    La proposta di Delimitazione degli Spazi e Usi del Porto di Los Cristianos, elaborata dall’Autorità Portuale e approvata dal suo Consiglio di Amministrazione, che mira a ottimizzare l’uso degli spazi della banchina sud e favorire l’interazione porto-città, propone di liberare un totale di 4.773 metri quadrati.

    Questo è ciò che i rappresentanti dell’Autorità Portuale hanno detto al gruppo di governo di Arona nell’ultima riunione di Puerto-Ciudad.

    Il Concistoro valuta anche i cinque milioni di euro che Nueva Canarias è riuscita a inserire nel bilancio generale dello Stato.

    Un rapporto della sezione di Santa Cruz de Tenerife dell’Associazione degli ingegneri civili, pubblicato il mese scorso, avverte che i problemi operativi peggioreranno in futuro, dato il traffico previsto di passeggeri, veicoli e merci.

    Il documento sottolinea che “già oggi ci sono saturazioni occasionali ma frequenti sulla spianata d’imbarco e sbarco dei traghetti, il che si aggiunge ai problemi derivanti dalla congestione del traffico sull’Avenida de Chayofita e sul collegamento con la TF-1, un problema che, sebbene generato dal traffico locale, colpisce pienamente il porto, soprattutto l’uscita dei veicoli allo sbarco”.

    Inoltre, il rapporto sottolinea che Los Cristianos ha carenze nelle aree di attracco, poiché le lunghezze delle navi che operano sono maggiori della lunghezza delle banchine, e quindi considera necessario “costruire un molo esterno, il che implica invadere la Zona Speciale di Conservazione”.

    Franco Leonardi

     

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