Questo mese l’arca del mistero viaggia molto lontano geograficamente e temporalmente per far conoscere ai lettori un segreto custodito gelosamente.
Tutto inizia nell’anno 970 a.C. quando nella terra di Canaan, attuale Israele, viene eletto un nuovo re di nome Salomone.
Questo personaggio fu l’ultimo re a governare sul popolo unificato di Giudea e considerato l’uomo più colto e saggio dell’epoca.
Le leggende intorno a questo grande re sono ricordate ancora oggi, come ad esempio le miniere d’oro, il tavolo del comando e la costruzione del tempio, il luogo più sacro per le tre religioni monoteiste.
Le leggende narrano come Salomone, utilizzando una serie di rituali ed utilizzando uno strano tavolo ricco di incisioni, fosse riuscito ad addomesticare 72 demoni e con l’aiuto di questi a costruire il tempio, chiamato dagli ebrei la casa di Dio, in una sola notte.
Il tavolo in questione sembrerebbe che su ogni lato riportasse una serie di iscrizioni magiche di negromanzia oscura molto potente.
Vari secoli dopo la morte del monarca la città governata dai mussulmani fu attaccata dalle forze cristiane con l’intenzione ufficiale di liberare la terra Santa dagli infedeli e creare una rotta di pellegrinaggio per i fedeli. Stranamente però un gruppo di crociati appena liberata la città iniziarono ad addentrarsi nel sottosuolo della città alla ricerca di vari oggetti quali il Graal, l’Arca dell’alleanza e il tavolo di Salomone.
Le informazioni storiche dicono che una notte all’improvviso 13 crociati partirono con una nave ed approdarono in Francia senza dettagliare il carico che trasportavano.
Intorno al XIV secolo in Europa inizia a circolare la voce dell’esistenza di due libri esoterici che insieme vengono chiamati la clavicola di Salomone.
Il termine clavicola non si riferisce all’osso del corpo umano ma alla sua traduzione latina di piccola chiave.
Questi libri vennero chiamati Chiave minore, Chiave maggiore ed il loro contenuto era separato in 5 capitoli: esseri infernali, non demoniaci, creature angeliche, l’astrologia e l’ultimo contenente la creazione di sigilli protettivi, rituali, sacrifici, purificazioni, incantesimi e preghiere.
Vari investigatori considerano la possibilità che questi libri fossero stati scritti traducendo le iscrizioni intagliate nel tavolo di Salomone creando un capitolo per ogni lato del tavolo e l’ultimo traducendo le parole del piano superiore.
Per secolo questi libri ufficialmente sono stati considerati eretici ma però cercati da moltissimi governanti e organizzazioni religiose per il gran potere che in essi era racchiuso.
Copie posteriori dei libri sono state scritte e modificate durante i secoli e attualmente si possono trovare copie della piccola chiave sulle piattaforme di vendita di libri più comuni, anche se ovviamente nulla hanno a che vedere con gli originali.
Al giorno d’oggi si conoscono solo 4 copie del libro considerate come fedeli all’originale e il più antico di questi fu oggetto di un processo dell’inquisizione nel 1527 a Gran Canaria dove il proprietario Sebastian De La Rosa fu considerato colpevole però senza condanna in quanto sarebbe stato necessario rendere pubblica quest’ultima il che avrebbe obbligato il clero a riconoscere l’esistenza del libro.
Dopo il sequestro della copia, questa fu inviata in Inghilterra per poi tornare in Spagna nelle mani del re ed infine tornare all’arcipelago dove oggi questo poderoso libro è custodito nel museo principale di Gran Canaria.
Loris Scroffernecher