Curiosando qua e là, si possono scoprire personaggi delle Canarie divenuti famosi all’estero in svariati campi. Nei numeri precedenti abbiamo presentato Alicia Navarro che diventò Miss Spagna, Valentina la de Sabinosa che ha fatto conoscere la musica tradizionale di El Hierro, il fisico Blas Cabrera, amico di Einstein.
Qui presentiamo due illustratori e caricaturisti diventati famosi nel ‘900.
Ramón Manchón (1883 – 1953) e il suo amico Fernando Fresno (1881 – 1949) erano due brillanti illustratori che hanno fatto conoscere l’interpretazione ispanica di art nouveau e di deco.
Lo storico e critico dell’arte Jonathan Allen ha segnalato per la prima volta Ramón Manchón, come eccellente illustratore grafico.
Il professor Allen lamentava la mancanza di testimonianze biografiche relative alla presenza di quest’artista dell’arcipelago, nato nel porto di Arrecife di Lanzarote.
Ramón Manchón nel 1915 fondò il “Salón de Humoristas” a Madrid e divenne responsabile della Promozione delle Belle Arti presso il Ministero dell’Istruzione Nazionale e Segretario Generale delle Mostre e Concorsi Nazionali.
José Francés, un promotore dei suoi eventi e suo grande amico, per il catalogo di una mostra, scrisse nel 1954 anno dopo la morte di Manchón: “… era sempre giovane, appassionato e libero, uno dei migliori illustratori di molte riviste … trionfò in gare di manifesti era sensibile e modesto.
Ramón Manchón ha domato la sua arte fino a raggiungere un sorriso amichevole, una tenera tolleranza e un’ironia beffarda…“
Due anni più vecchio di Manchón, Fernando Fresno era poliedrico: farmacista, professore, attore ma soprattutto fumettista umoristico, ed stato lui che ha ampliato il raggio di conoscenza delle caricature, portandole a tutti i livelli della vita sociale.
Fresno era, per essenza, potenza e tenacia, il vero maestro in questo genere di narrazione grafica, di cronista facciale, un caricaturista specializzato di riproduzione di tratti fisici e spirituali alieni dei suoi contemporanei.
Teatro e Caricatura furono le due radicate vocazioni della sua vita, era commovente vedere Fresno anziano, ormai famoso, con i suoi capelli bianchi, umile e ostinatamente assorto nell’ansia di disegnare sul suo taccuino, i gruppi di persone che si divertivano o si pavoneggiavano alle feste mondane o nei raduni artistici o nelle mascherate politiche.
Come un giornalista, cercava con la matita di sorprendere atteggiamenti ed espressioni indifese; si vedeva così, in piena senescenza, prendere “appunti sociali” nel suo piccolo blocco, senza avidità di vederli pubblicati.
Era semplicemente disinteressato, il piacere per il piacere, a muovere le mani e ad accelerare i battiti del cuore di questi due archetipi del fumettista e del giornalista.
Il legame artistico di Fernando Fresno con le Isole Canarie si traduce in una lunga serie di caricature realizzate durante i suoi soggiorni nell’arcipelago, in particolare quelle datate nel 1933, quando arrivò nell’arcipelago in compagnia della figlia, l’attrice Maruchi Fresno, in tournée in quel periodo.
Parte della sua famiglia si stabilì infine a Gran Canaria.
Liberamente tratto da http://lopedeclavijo.blogspot.com
Andrea Maino