L’Ugli* è noto anche come “Jamaican Tangelo” nato attraverso l’ibridazione naturale di un mandarino o arancia con un pompelmo.
La polpa è molto succosa e tende al dolce del mandarino piuttosto che all’amaro del pompelmo e ha con una buccia profumata.
Il gusto è spesso descritto come più aspro di un’arancia e meno amaro di un pompelmo, è comunemente ritenuto un ibrido limone-mandarino.
Ugli non ha un aspetto molto attraente, il nome è una variazione della parola “brutto”, che si riferisce all’aspetto sgradevole del frutto, con aspetto ruvido, rugoso, verdastro.
L’aspetto può ricordare lontanamente il cedro siciliano.
Un aneddoto.
Il nome nacque quando un giudice americano che si pronunciava sul livello dei dazi (1940) chiede all’importatore di descrivere il frutto, lui risponde: “beh è il frutto dei BRUTTI (ugly in inglese) è la cosa più brutta che si possa immaginare..”
Il gusto è rinfrescante, dolce e ispido.
Al suo interno vi sono gli spicchi come nell’arancia, molto succosi ed aromatici.
La scorza è piuttosto facile da pelare rispetto a quella della maggior parte degli altri agrumi.
I frutti Ugli sono molto succosi e vantano una piacevole fragranza dolce e aromatica tipica degli agrumi nostrani. Come tutti gli agrumi, anche la scorza può essere utilizzata per insaporire vari prodotti da forno o anche piatti a cui conferisce una fragranza fresca, dolce, aranciata.
Gli Ugli vengono spesso consumati al naturale ma anche tagliati a metà cosparsi di zucchero e scavati con un cucchiaino.
È un toccasana per l’uomo: ricco di vitamina C. con basso contenuto di calorie, una buona fonte di fibra alimentare, abbassa la pressione sanguigna alta, è ricco di antiossidanti e migliora la digestione.
*UGLI è un marchio registrato di Cabel Hall Citrus Limited.
Ph. https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Ugli_fruit.jpg?uselang=fr
Anna Catalani