Siccome questa è una rubrica di suspense, vi raccomando di leggere il suo lieto fine…
Anche sarà una rubrica culinaria…ma facciamo un po’ di storia.
Nero Wolfe è considerato da molti, anche da me, il più grosso investigatore privato d’America, in tutti sensi: perché è un genio e perché pesa 150 kg.
Il nostro detective è stato creato dalla penna di Rex Stout nel 1934, ed adattato per il piccolo schermo dalla RAI tra il 1969 e il 1971.
Lo sapevate che portare Nero Wolfe in televisione non è stato per niente facile?
Infatti la regista Giuliana Berlinguer ha viaggiato negli Stati Uniti per avere un colloquio in latino con l’autore! Dopo ha dovuto sedurlo cucinandogli spaghetti con salsa, il tutto portato dall’Italia!
A Rex Stout non gli sono piaciuti gli adattamenti cinematografici delle sue opere, per questo non voleva permetterne altri.
Wolfe è così competente che può risolvere un caso di omicidio in un solo giorno!
Però il lavoro non è certamente una delle sue passioni, lui dice che ognuno deve accontentarsi del lavoro che riesce a sopportare.
È un genio pigro a cui va a genio incassare alti onorari.
Altre sono le sue passioni, la coltivazione delle sue amate orchidee, il buon cibo, la birra.
È un raffinato buongustaio che arriva ad offrire 5.000 dollari per la ricetta della Salsa Mezzanotte, perché sia cucinata soltanto per lui dal suo cuoco svizzero Fritz Brenner, interpretato dall’indimenticabile Pupo De Luca.
Nel ruolo del fedele aiutante del Nostro, Archie Goodwin, vediamo Paolo Ferrari, un simpaticone che sta sempre a pensare alle donne…
Però il Nostro non ha una buona opinione delle donne.
Non è che sia misogino come qualcuno ha scritto, semplicemente una volta è stato ferito da una donna, e quindi ha deciso di rifugiarsi nel suo castello della 35ª Strada Ovest a New Yok, difeso dalla sua armatura da cavaliere: la sua pancia.
Mentre Wolfe beve la sua birra Remmers, il suo assistente è un bevitore impenitente di latte!
Nello sceneggiato vediamo Archie, di 29 anni, che beve del latte servito da un bartender.
Sembra incredibile al giorno d’oggi, dove si fa la promozione dell’alcool per i giovani.
È criminale, però i governi se ne fregano della salute della gioventù.
Non possiamo dire che tutte le epoche passate siano state migliori ma…
Nello sceneggiato Salsicce Mezzanotte, Wolfe, raffinato cuoco, partecipa come ospite d’onore al convegno dei quindici migliori cuochi del mondo: Les Quinze Maîtres.
La prima serata del convegno prevede al termine della cena una gara di abilità tra i cuochi, che devono assaggiare nove salse Printemps, ciascuna delle quali priva di un’erba aromatica.
Gli chef devono scoprire l’erba mancante.
Ogni partecipante va in cucina per la degustazione; l’ultimo è NW.
Lui cerca un coltello pulito, però lo trova infilato nella schiena di Philippe Laszlo, il primo partecipante alla gara, disprezzato dai suoi colleghi perché truffatore.
Una questione etica: in questo sceneggiato il Nostro si vede costretto ad indagare sull’assassinio dell’odiato Laszlo, per aiutare il suo amico Berin, uno degli chef partecipanti, ingiustamente sospettato dalla polizia.
La Berlinguer ha scelto Tino Buazzelli per interpretare Nero Wolfe.
Per me da sempre Nero Wolfe è stato soltanto lui.
Non ho mai voluto vederlo interpretato da altri attori, per quanto in gamba, nel mio cuore c’era posto solo per il Nostro.
Io ero uomo di un solo Nero Wolfe… tanto come uomo di una sola donna!
Però questo è stato prima di vedere il Nero Wolfe di Francesco Pannofino e Pietro Sermonti.
E devo confessare che mi sono sembrati due simpaticoni.
Dal cielo Tino Buazzelli mi fa un occhiolino!
Lo sapete che Paolo Ferrari ha detto: “Sono contento che Nero Wolfe torni in tv, Francesco Pannofino è molto bravo”.
Ahh continuo a essere “uomo di una sola donna”e lei lo sa…
di Commissario Steneri
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