Per descrivere tutti i problemi di comportamento del cane associati alla separazione del proprietario si utilizza il termine “ansia di separazione”.
Uno dei problemi comportamentali più ricorrenti nella consultazione clinica quotidiana.
Eziologia:
Anche se le cause esatte che determinano la comparsa di ansia non sono ben definite, ci sono diversi fattori che possono influenzare e che predispongono l’animale a questa patologia – una delle più comuni cause è la tendenza del cane ad essere totalmente dipendente dall’essere umano – ma anche esperienze negative come essere stato abbandonato oppure aver vissuto presso un rifugio, essere stato tolto alla madre in tenera età oppure aver mal sopportato cambiamenti nel contesto sociale.
Sintomatologia:
I sintomi più comuni sono quando il cane fa i propri bisogni in luoghi inappropriati (all’interno della casa), quando distrugge mordicchiando oggetti familiari e quando abbaia di continuo senza un motivo, nonché altri meno comuni e conosciuti come l’eccessivo leccare, l’auto-mutilazione (si mordicchia fino a lacerarsi gli arti), la salivazione eccessiva, i disturbi gastrointestinali, lo scappare persistentemente, la mancanza di appetito in assenza del proprietario, etc …..
Terapie:
Il primo passo nel trattamento deve essere volto a educare il proprietario, sottolineando che si tratta di un problema di comportamento del cane che soffre molto durante la sua assenza e che non rappresenta nessun atto di dispetto/vendetta giustificabile, allora si dovrebbero stabilire linee guida per la modifica e il comportamento in famiglia e, infine, se diventa necessario, può essere usato in concomitanza con questi cambiamenti l’uso di farmaci anti-ansia, quali tranquillanti e/o antidepressivi, da scegliere per come richiesto da ogni singolo caso.