I consigli comunali delle Canarie stringeranno l’assedio contro le case vacanza e scateneranno nuovamente la polemica
L’Associazione delle case vacanza delle Canarie (ASCAV) li accusa di “cospirazione” e di voler concentrare l’attività nelle “mani di fondi avvoltoio”.
Il fiume degli affitti turistici nelle Isole Canarie è di nuovo in fermento dopo che i consigli comunali delle Canarie hanno annunciato che stanno ultimando lo sviluppo di un nuovo quadro sanzionatorio per i proprietari di case vacanze a uso turistico (VUS/VV).
La Commissione per il Turismo della Federazione dei Comuni delle Canarie (FECAM) sta lavorando alla stesura di un regime sanzionatorio per coloro che non rispettano i clienti, i vicini e il Comune in cui si trova la struttura ricettiva in questione.
Il documento, spiegano, integrerebbe il Decreto 113/2015 del Governo delle Isole Canarie, che attualmente regola questa modalità.
La suddetta commissione è composta dai consigli comunali di San Bartolomé de Tirajana, Firgas e Teror (Gran Canaria); Yaiza e Tías (Lanzarote); Adeje, Arona, Guía de Isora, La Orotava, Granadilla de Abona e Santiago del Teide (Tenerife).
Emilio Navarro, presidente del gruppo e sindaco di Santiago del Teide, ha dichiarato di volersi concentrare su maggiori ispezioni e sull’applicazione di sanzioni.
“Spesso riscontriamo problemi di convivenza con i vicini e un uso improprio di queste abitazioni, ma non abbiamo il potere di agire”, ha detto.
Tra le proposte prese in considerazione c’è l’opzione che le abitazioni che perdono la licenza a causa del mancato rispetto dei regolamenti non possano recuperarla per cinque anni.
Si propone inoltre che, se si trovano in una comunità residenziale, i proprietari debbano avere l’approvazione dei vicini per potersi registrare e operare.
La bozza è in una fase iniziale ed è nelle mani dei consigli locali che inseriranno i loro contributi.
La FECAM intende organizzare incontri con le principali associazioni rappresentative e con i tecnici del Ministero del Turismo del Governo delle Isole Canarie.
“Vogliono porre fine alle case vacanza”.
Una delle associazioni che dovrebbe essere il loro interlocutore, l’Associazione Canaria degli Affitti Vacanze (ASCAV), ha già manifestato il suo totale rifiuto in un comunicato.
Essi accusano la FECAM di “cospirare” alle loro spalle e di “giustificare il più grande attacco al settore delle case vacanza”.
Il progetto viene bollato come un tentativo occulto di eliminare le case vacanza nelle Isole Canarie e di concentrarle nelle mani di fondi d’investimento e grandi aziende.
“Questa bozza di decreto contro le case vacanza nelle Isole Canarie può addirittura sconfinare nel reato di prevaricazione, dal momento che non si accontenta di stabilire requisiti impossibili da soddisfare per i comuni cittadini (per concentrarli nelle mani di fondi avvoltoio, fondi di investimento e grandi gruppi imprenditoriali)”, sottolineano.
Sottolineano inoltre che l’attuale decreto “è un buon regolamento di cui possiamo essere orgogliosi nelle Isole Canarie” e promettono di lottare per il suo mantenimento.
“Continueremo a lottare affinché il turismo sia patrimonio di tutti gli abitanti delle Canarie e non di poche fortune e grandi proprietà, e abbiamo già annunciato una dura battaglia senza quartiere nelle Corti di Giustizia”, hanno sottolineato.
La FECAM ha risposto affermando di non voler vietare le VV né di volerli contrastare.
“La consideriamo un’attività economica importante che genera affari e occupazione e vogliamo solo regolamentarla. Non intendiamo mettere cancelli”, ha ribadito Navarro.
Bina Bianchini