Il prezzo delle crocchette è ora superiore del 23% rispetto a un anno fa.
Tuttavia, l’Istituto Nazionale di Statistica (INE) ha dato una buona notizia per le tasche degli spagnoli.
Sebbene i prezzi continuino a salire, l’intensità dell’aumento sta rallentando.
A settembre l’inflazione è rallentata all’8,9%, più di un punto e mezzo in meno rispetto ad agosto, quando l’IPC si è attestato al 10,5%.
Il motivo?
Il calo del costo dei trasporti e dell’energia, in gran parte dovuto alle misure attuate dal governo.
D’altra parte, i prezzi dei prodotti alimentari continuano a salire.
Prendiamo ad esempio il caso di un classico della gastronomia nazionale e delle cucine popolari: la crocchetta.
Il prezzo delle crocchette, una prelibatezza in pastella, è aumentato in media del 23% in un anno.
Questa cifra corrisponde, in media, all’aumento del prezzo degli ingredienti.
Questo è quanto emerge dai dati INE, anche se tutto dipende dalla ricetta utilizzata e dal “sapore” delle crocchette.
In questo articolo prenderemo in considerazione la preparazione semplice e senza fronzoli delle crocchette di prosciutto.
L’ingrediente il cui prezzo è aumentato maggiormente è la farina, ingrediente fondamentale, insieme al latte, per la preparazione di una buona besciamella.
Il costo di questo prodotto è aumentato del 39,4%, mentre anche il costo del latte è ai massimi storici: è aumentato del 25,3%.
Oltre alla besciamella, c’è il prosciutto.
Curiosamente, è tra i prodotti con i minori aumenti di prezzo.
Solo l’11,2%.
Una volta preparato l’impasto (e fatto raffreddare), le crocchette devono essere modellate, infarinate e passate nell’uovo e nel pangrattato.
Anche in questo caso, i prezzi aumentano in modo significativo.
Il costo delle uova è aumentato del 23,3%, mentre quello del pangrattato di quasi il 26%.
Rimane l’ultima fase di questa ricetta: friggere le crocchette.
Per farlo useremo l’olio d’oliva, l’oro liquido più che mai. Il suo prezzo è aumentato di circa il 14,1%.
Ciò significa che il prezzo delle crocchette di prosciutto è aumentato, in media, del 23%.
E tutto questo senza considerare il costo dell’energia.
Bina Bianchini