Sempre più frequentemente ci capita di parlare con amici o parenti che ci raccontano di essere stati trovati affetti da una patologia della tiroide.
Come ormai è ben noto, la tiroide è un piccolo organo a forma di farfalla localizzato nella parte anteriore e bassa del collo, in prossimità del giugulo.
Ha numerose funzioni tra cui la più importante è quella di produrre un ormone, la tiroxina, capace di influenzare l’organismo in numerose delle sue attività; in modo particolare è in grado di controllare il metabolismo basale e, attraverso esso, gestire il peso corporeo.
È anche in grado di interagire con il cuore soprattutto controllando la frequenza cardiaca cioè il numero di battiti al minuto. Sempre sul cuore, quando l’ormone tiroideo fosse in eccesso, potrebbe determinare un’aritmia.
Analizzando le malattie della tiroide, una prima differenza deve essere fatta tra la patologia tumorale e quella funzionale.
La prima è relativamente rara almeno rispetto alla seconda e, generalmente, prende origine da un preesistente nodulo che ha precise caratteristiche all’esame eco color doppler.
Da qui la necessità di eseguire, per identificare precocemente o addirittura per prevenire il tumore tiroideo, un eco color doppler e non solo un’ecografia della tiroide quando il medico dovesse darne indicazione.
Molto più frequentemente è invece possibile riscontrare la presenza di un aumento volumetrico della tiroide, talora definito gozzo, o la presenza di uno o più noduli che possono essere o non essere associati ad un’alterazione della sua funzione ormonale. In taluni casi è allora possibile riscontrare un incremento nella produzione della tiroxina o una sua riduzione: nel primo caso parliamo di ipertiroidismo nel secondo caso di ipotiroidismo.
La sintomatologia presentata dal paziente sarà differente nell’un caso rispetto nell’altro: nell’ipertiroidismo prevarrà, tra l’altro, lo stato di agitazione, l’insonnia, l’ansia, l’iperattività, la perdita di peso nonostante l’abbondante alimentazione, la tachicardia o la comparsa di aritmie come l’extrasistolia o la fibrillazione atriale.
Nell’ipotiroidismo, viceversa, il paziente manifesterà aumento del peso corporeo, sonnolenza fino al torpore, facile stancabilità, elevata colesterolemia, stitichezza, ecc.
Caso per caso andrà verificata, come causa della manifestazione, una carenza o un eccesso di iodio, una familiarità per tale patologia o la presenza di un processo infiammatorio su base autoimmune come accade nella Tiroidite di Hashimoto.
Sarà quindi necessario controllare la funzione della tiroide periodicamente soprattutto laddove dovessero esserci sintomi clinici sospetti per tale patologia o nel caso esistesse una familiarità. Da sottolineare come questa malattia è particolarmente frequente in alcune famiglie e nel sesso femminile.
Per una generica prevenzione sarà necessario eseguire un prelievo di sangue per dosare FT4 e TSH. Gli stessi esami con la ricerca di alcuni anticorpi andranno fatti e ripetuti nel tempo nel caso di un serio sospetto di tale patologia o nel caso in cui il paziente venga posto in terapia.
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Sapere più precocemente possibile di essere affetti da una patologia della tiroide vuol dire poter iniziare precocemente un idoneo trattamento e ciò è fondamentale per mantenere una buona funzionalità di tutto l’organismo.
Dott. Mauro Marchetti