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    Piazze, passeggiate, locali e ristoranti nel nuovo porto turistico di Santa Cruz

    Piazze, passeggiate, locali e ristoranti nel nuovo porto turistico di Santa Cruz
    Foto di Cristiano Collina

    Il progetto, che il Porto ha messo a gara per 16 milioni di euro, prevede più di 4.000 metri quadrati di spazio liberamente accessibile per i residenti e altri 6.000 associati a usi culturali e ricreativi.

    Quasi 10.000 metri quadrati.

    Si tratta dello spazio ad uso ricreativo e di svago che il Porto di Santa Cruz attiverà sul lungomare di Santa Cruz attraverso il progetto promosso dall’Autorità Portuale della capitale.

    La costruzione di un nuovo porto turistico sportivo è già in fase di gara d’appalto sotto forma di concessione amministrativa, vale a dire la costruzione e la gestione di questo spazio.

    Si tratta delle aree terrestri e acquatiche dell’area funzionale del molo di collegamento nella Dársena de los Llanos, per la costruzione e il successivo funzionamento di un porto turistico nautico-sportivo situato tra il molo centrale e la foce del barranco di Santos, nonché delle aree commerciali e di parcheggio incluse nella stessa area per il suo funzionamento.

    Questa concessione amministrativa ammonta a 16 milioni di euro, come indicato nel capitolato d’appalto, pubblicato sul profilo di committente del Porto della capitale.

    Pertanto, secondo il suddetto capitolato, la costruzione del porto turistico sarà accompagnata dall’utilizzo di un’area di 6.731,32 metri quadrati che avrà un uso culturale, ricreativo, manutentivo, commerciale, alberghiero e/o di ristorazione, che l’aggiudicatario sfrutterà su base privata.

    A questo primo spazio si aggiungeranno poco più di 4.000 metri quadrati ad uso pubblico e di libero accesso, cioè senza alcun tipo di restrizione per i residenti di Santa Cruz.


    Quest’area sarà suddivisa in un terreno in cui saranno presenti una piazza e dei camminamenti, che si troverà a sud del lotto nautico-sportivo con una superficie di 3.261,54 metri quadrati, che il concessionario dovrà sviluppare, sebbene sarà liberamente accessibile e di uso pubblico.

    Il concessionario può utilizzare fino a un massimo del 10% della superficie per la collocazione di bancarelle, chioschi e terrazze o una combinazione di entrambi.

    Anche l’altra area di accesso al pubblico avrà una piazza e dei camminamenti, in questo caso collocati a nord del lotto nautico-sportivo, di 740,63 metri quadrati, che, come nel caso precedente, il concessionario dovrà sviluppare e potrà utilizzare fino a un massimo del 10% della superficie per la collocazione di bancarelle, chioschi e terrazze o una combinazione di entrambi.

    In quest’area, quindi, la superficie massima edificabile sarà di 3.200 metri quadrati, in edifici che potranno essere costruiti fino a tre piani, con un’altezza massima di 14 metri.

    In questo caso, il numero minimo di posti auto deve essere di cento, mentre gli orari di apertura e chiusura di questo spazio non possono superare i limiti stabiliti dal regolamento comunale e devono essere rispettosi del riposo degli utenti dei porti turistici e delle altre concessioni presenti nell’area.

    È vietato utilizzare i locali situati in quest’area per discoteche o simili.

    Nelle aree di libero accesso, è chiaramente stabilito che il concessionario non avrà alcun tipo di diritto d’uso privato.

    Nel 10% dell’area a disposizione del concessionario, questi può installare edifici leggeri e facilmente rimovibili fino a 30 metri quadrati e 5 metri di altezza (un piano) per uso culturale o ricreativo e anche per uso commerciale o alberghiero/ristorativo nella categoria bancarelle o chioschi e terrazze.

    Il capitolato prevede anche un accesso pedonale provvisorio in attesa dei lavori per il collegamento porto-città progettato da Herzog & De Meuron.

    Così, precisano che nel Piano Speciale del Porto, a nord dell’area ricreativa, è prevista una piazza che si presenta come una lastra inclinata che garantirà la continuità tra la Plaza de España e la piattaforma portuale oggetto della gara d’appalto e sotto la quale sarà ubicato un parcheggio sotterraneo con 900 posti auto di natura rotante, che non sono oggetto della gara d’appalto.

    I lavori per la costruzione del nuovo porto turistico prevedono anche la costruzione di una diga.

    La funzione di questa diga sarà quella di proteggere la darsena sportiva dall’accumulo di carichi che potrebbero essere causati dalle piene che si verificano nella gola e dall’impatto che le acque di ruscellamento con solidi in sospensione potrebbero causare alle imbarcazioni.

    Servirà anche a mitigare l’agitazione proveniente sia dal traffico che opera a sud del bacino di pianura sia dalla mareggiata proveniente da sud.

    In termini di caratteristiche fisiche, questa banchina deve essere progettata come banchina verticale almeno sul lato sud e sulla punta della banchina, garantendo un pescaggio minimo di 6 metri rispetto allo zero del porto.

    Il concessionario potrà sfruttare gli ormeggi su entrambi i lati della darsena (in nessun caso l’ogiva perché invaderebbe il canale di navigazione), essendo compresa nella superficie dello specchio d’acqua da dare in concessione una striscia di 20 metri di larghezza per tutta la lunghezza della darsena sul lato sud.

    Il Consiglio di Amministrazione dell’Autorità Portuale ha dato il via libera alle specifiche per questo nuovo porto turistico lo scorso dicembre.

    In quell’occasione, il Presidente dell’Autorità Portuale, Carlos González, ha espresso la sua “soddisfazione per il lancio di questa nuova iniziativa che non solo darà impulso all’attività nautica nel nostro porto, con la conseguente generazione di una maggiore attività economica per la capitale, ma anche, in linea con la nostra tabella di marcia, rappresenta un impegno decisivo e fattibile per il progresso della città verso il mare”.

    Franco Leonardi

     

     

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