Saranno applicati rapporti di 34 pazienti al giorno per le visite di medicina di famiglia e 28 per la pediatria.
Dal 1° marzo, il Servizio Sanitario delle Canarie (SCS) ha lanciato un nuovo modello organizzativo per ridurre la pressione dell’assistenza e i ritardi nelle cure primarie, che prevede, tra le altre misure, rapporti di 34 pazienti al giorno per le consultazioni di medicina di famiglia e 28 per le consultazioni pediatriche.
Si tratta di una delle azioni incluse nella Strategia globale per le cure primarie, che ha un budget totale di 59,4 milioni di euro e propone un cambiamento di modello per quest’area di cura, come ha annunciato il Ministero regionale della Salute in un comunicato stampa.
Il nuovo modello organizzativo è stato elaborato anche con le associazioni professionali e i sindacati con l’obiettivo di trasformarlo, dotandolo di una leadership comunitaria, di una maggiore reattività per i professionisti e di una migliore accessibilità per i pazienti.
Queste misure rappresentano un passo avanti nella Strategia +AP, lanciata nell’aprile 2022, che consente, dopo il rafforzamento del personale dei centri sanitari e degli ambulatori, l’attuazione di misure di riorganizzazione e gestione che favoriscono il cambiamento.
L’Assessorato aggiunge che l’obiettivo è quello di rafforzare l’organico, migliorare le condizioni di lavoro, favorire la funzione tutoriale dei medici e degli infermieri residenti, rafforzare i ruoli di ciascun profilo professionale e il lavoro delle unità amministrative, nonché la riduzione della burocrazia e la digitalizzazione delle consultazioni.
Questi progressi nelle misure della Strategia +AP sono stati possibili grazie al rafforzamento del personale con un massimo di 774 professionisti tra il 2022 e il 2023, compresa l’assunzione di personale amministrativo e documentalista, con 90 professionisti in più che assumono nuove funzioni nei centri sanitari per ridurre la burocrazia nelle consultazioni mediche.
Queste misure, che iniziano ad essere applicate dal 1° marzo in tutte le isole, sono il risultato del dialogo e della collaborazione tra il CSM e i professionisti dell’assistenza primaria, rappresentati da società scientifiche, sindacati, associazioni di medici e associazioni professionali.
Tra le misure concordate c’è quella di ridurre il numero di pazienti che i professionisti della medicina di famiglia e della pediatria vedono durante la loro giornata lavorativa ordinaria.
Ciò significa che le agende della medicina di famiglia ordinaria saranno stabilite con un massimo di 34 persone al giorno, di cui l’80% dovrà essere destinato ad appuntamenti faccia a faccia.
Allo stesso modo, il numero massimo di appuntamenti per la pediatria sarà di 28, con un minimo di 22 per gli appuntamenti faccia a faccia, aumentando così il tempo che ogni professionista può dedicare alla cura del paziente, un’esigenza storica che viene soddisfatta con questo limite stabilito.
Allo stesso modo, per controllare i ritardi nell’assistenza ai pazienti e negli appuntamenti, è stata stabilita un’istruzione per facilitare la sostituzione con un altro professionista in caso di assenze occasionali e la gestione dell’eccesso di richieste nell’agenda del professionista stesso o di altri nella sua area sanitaria di base.
Ciò consentirà di fornire una copertura sanitaria standardizzata in caso di sovraccarico di cure nei centri sanitari.
L’istruzione implica il raggiungimento di obiettivi che rispondano a una gestione efficiente dei tempi di attesa, oltre a incorporare meccanismi per assistere i pazienti senza appuntamento che non possono essere ritardati e ad aggiornare il sistema di remunerazione.
L’inserimento negli ultimi mesi di profili come i documentalisti e l’aumento del personale amministrativo nei centri sanitari sono un pilastro fondamentale per ottenere la riduzione della burocrazia nelle consultazioni, aggiunge il Dipartimento della Salute.
Ciò consentirà di accelerare le procedure necessarie per l’utente in cui il ruolo del medico non è essenziale, e questa misura sarà accompagnata dallo sviluppo di strumenti informatici che facilitino la digitalizzazione dei processi e automatizzino alcuni compiti burocratici.
Tra questi, il completamento delle richieste di trasporto medico non urgente e la promozione di altri strumenti informatici per facilitare l’accesso alle immagini e ai referti diagnostici, oltre a potenziare le applicazioni di comunicazione con l’utente attraverso miHistoria o miSCS.
Un’altra misura prevede la sperimentazione di una nuova procedura per la gestione dei processi di incapacità temporanea nelle cure primarie e negli ospedali, in modo che quando l’incapacità temporanea si verifica dopo il ricovero in ospedale, il congedo per malattia del paziente venga rilasciato direttamente dall’ospedale.
Inoltre, verrà effettuato un monitoraggio continuo dell’attività dei pazienti ordinari e delle emergenze nei Punti di Assistenza Continua e nei Servizi di Emergenza Normale.
L’analisi della situazione permetterà di valutare la necessità di rinforzi o di attività straordinarie legate a specifici aumenti dell’incidenza di determinate patologie, come focolai o picchi epidemici.
È stata inoltre aumentata la validità della prescrizione elettronica continua del sistema SCS, consentendo di estendere a 365 giorni il piano di trattamento cronico, che finora aveva una durata massima di sei mesi, consentendo così di adattare il numero di consultazioni, indipendentemente dal follow-up richiesto da ciascun paziente.
Inoltre, l’area sanitaria di El Hierro ha iniziato a sperimentare il modello di prescrizione infermieristica per prodotti medici e materiali di trattamento, con l’obiettivo di estenderlo all’intera comunità.
Il Dipartimento della Salute aggiunge che sarà implementato anche un nuovo programma, guidato da infermieri delle cure primarie, per assistere le persone con malattie acute minori che non possono essere rimandate senza un appuntamento, in modo che l’infermiere effettui il triage, riorganizzi il flusso della domanda e, se il caso lo richiede, risolva alcuni processi clinici in conformità con i protocolli stabiliti.
Un’altra delle misure da attuare sarà la remunerazione dei professionisti accreditati come tutor di medici e infermieri specializzandi (MIR e EIR), in modo da generare elementi di incentivazione e di riconoscimento esplicito dell’azione tutoriale assegnata come pilastro fondamentale nella sostenibilità del sistema sanitario.
Bina Bianchini