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    Repsol esplorerà il sottosuolo nel sud di Tenerife alla ricerca di energia geotermica

    Il governo delle Isole Canarie ha concesso alla multinazionale spagnola dell’energia e della petrolchimica due permessi per studiare questo tipo di fonte energetica rinnovabile in cinque comuni: Arico, Granadilla, Adeje, Guía de Isora e Santiago del Teide.

    Una delle esplorazioni, denominata Tajao, sarà effettuata da Repsol Exploración S.A. su un’area di 576 quadrati minerari nei comuni di Granadilla de Abona e Arico, mentre la seconda, denominata Isora, sarà effettuata dalla società petrolchimica spagnola su un’area di 630 quadrati minerari ad Adeje, Santiago del Teide e Guía de Isora.
    Il governo regionale ha ribadito la necessità di promuovere azioni per garantire la decarbonizzazione dell’economia dell’isola, in conformità con le disposizioni della legge mineraria, e di ridurre la dipendenza dalle risorse energetiche provenienti dall’estero.
    A questo proposito, sottolinea che promuoverà l’uso delle energie rinnovabili, dai piccoli ai grandi progetti, e in tutti i settori.
    Nelle Isole Canarie sono in corso studi geotermici fin dagli anni ’70, in particolare a Tenerife, Gran Canaria, La Palma e Lanzarote, le isole con il maggior potenziale per questo tipo di energia sostenibile e pulita, generata sfruttando il calore del sottosuolo.
    Il 13 gennaio il Ministero del Turismo, dell’Industria e del Commercio ha indetto una gara d’appalto pubblica per la selezione dei migliori programmi di ricerca di risorse geotermiche in diverse aree di Tenerife, su una superficie di 3.089 quadrati minerari, pari a circa 1.035 chilometri quadrati.
    La legge stabilisce che una volta scaduto il permesso, sia per l’esplorazione che per la ricerca, è necessaria una gara pubblica per concedere nuove autorizzazioni.
    Uno studio dell’Istituto Geologico e Minerario Spagnolo (IGME) evidenzia le aspettative di Tenerife, La Palma, Lanzarote e Gran Canaria, che presentano “giacimenti ad alta temperatura (tra i 150 e i 300 gradi) e rocce calde secche”.
    Questi giacimenti, si legge nel rapporto, potrebbero essere utilizzati per generare elettricità convenzionale e cicli binari, oltre che per desalinizzare l’acqua di mare.
    La società Repsol sta attualmente sviluppando un progetto di esplorazione sull’isola di Gran Canaria, chiamato Lisa, per determinare se nel sottosuolo c’è abbastanza calore per generare energia rinnovabile.
    Se ciò sarà confermato, inizierà la fase successiva, quella della ricerca, che potrebbe durare fino a cinque anni.
    Marta Simile

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