Il presidente, Peter Martinex, ha spiegato che “è stata aperta la prima busta del processo di aggiudicazione dei lavori” e ha annunciato che “nelle prossime settimane andremo avanti per completare il processo di selezione”.
Si è detto ottimista e ha dichiarato che “alla fine di questo mese (maggio 2023) o all’inizio di giugno” è fiducioso che “l’aggiudicazione definitiva” avverrà alla “società che partirà con i lavori del Circuito”.
Il Consiglio direttivo di Tenerife ha approvato lo scorso marzo il dossier per l’appalto dei lavori.
Per la costruzione di questa infrastruttura automobilistica, la Corporazione insulare dispone di un budget di gara di 51,9 milioni di euro e stabilisce un periodo di esecuzione di 40 mesi.
Le opere oggetto del concorso che Pedro Martín (prima delle elezioni state il 28 maggio) prevede di risolvere in meno di un mese comprendono l’esecuzione di tre progetti.
In particolare, si tratta di incanalare i tre barrancos inclusi nel terreno che il Circuito automobilistico occuperà con il Piano di Difesa dalle Alluvioni, gli sbancamenti e le installazioni per le tribune rimovibili e, infine, la pista di velocità.
L’Autodromo occuperà circa 650.000 metri quadrati di superficie e sarà in grado di ospitare ogni tipo di competizione con qualità e, soprattutto, con sicurezza.
Il progetto ha ottenuto le approvazioni della Federazione Internazionale dell’Automobile e della Federazione Internazionale del Motociclismo, che autorizzano lo svolgimento di allenamenti e gare di Formula 1 e MotoGP.
L’Autodromo disporrà di strutture dedicate alla formazione nel campo degli sport motoristici e, inoltre, di piazzole in cui potranno essere installate aziende legate a questo settore per testare componenti, materiali da competizione, assemblaggio di parti e riparazioni.
Una volta terminati i lavori, il Circuito Motoristico di Tenerife avrà un tracciato di 4.050 metri, avrà un rettilineo principale lungo 800 metri e una serie di rettilinei secondari pensati per facilitare i sorpassi, soprattutto nel caso delle auto, con varie rampe che saranno uno spettacolo per le moto.
Inoltre, sarà caratterizzato dall’essere uno dei pochi circuiti al mondo in cui la circolazione avverrà in senso antiorario.
Il percorso si sviluppa con un totale di 16 curve in pianta, di cui 11 a sinistra e 5 a destra.
Tutte avranno raggi di base diversi, da un minimo di 21 metri a un massimo di 100 metri.
Trasversalmente, le curve avranno un’unica pendenza che varia tra l’1% e il 5% a seconda del raggio e della velocità di percorrenza.
Tutto questo sarà completato da un paddock di 72.000 metri quadrati preparato per accogliere tutte le esigenze richieste da qualsiasi competizione nazionale o internazionale.
Ci saranno 15 box per le auto e 45 per le moto.
L’infrastruttura avrà anche una tribuna con una capacità di oltre 5.000 persone, un ristorante e un’area commerciale.
Il 30 ottobre 1990, il Cabildo e la società TN, di Barcellona, firmarono l’accordo per redigere il progetto del circuito di Tenerife, cosa che fecero dal 1997 al 2000, ma non è quello che verrà costruito.
Il 25 marzo 1995, la Corporazione insulare inizia la pratica del Centro Sportivo Motoristico (il suo primo nome), approvato definitivamente dalla Plenaria il 12 marzo 2008.
Solo il 18 maggio 2015 il Cabildo assegnò i lavori all’impresa Kiti Trans SLU, che posò la prima pietra il 28 ottobre 2016.
Nel giugno 2017, i lavori si sono paralizzati e l’Amministrazione è stata costretta a rescindere il contratto con l’impresa.
Con il nuovo mandato, nell’ottobre 2020 sono iniziati i lavori dell’accesso nord, mentre il progetto era in fase di ultimazione.
Alberto Moroni