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    Barrancos, valli e antichi massicci, il segno dell’erosione

    Foto di Txaro Franco

    L’intera superficie di Tenerife è attraversata da gole che, viste da lontano, sembrano rughe sulla pelle dell’isola.

    Ma è nei massicci di Adeje, Anaga e Teno che questi solchi sono più fitti.

    In ognuna di queste zone, quando ci si affaccia da alcuni punti panoramici, come Pico del Inglés o Altos de Baracán, si ha la sensazione che la terra sia crollata intorno a noi.

    Adeje prima, e Anaga e Teno poi, hanno iniziato a emergere dall’oceano dieci milioni di anni fa e da allora pioggia e vento hanno eroso il terreno, scolpendo questi massicci montuosi.

    Il risultato di questo processo, tuttora in corso, è un profilo irregolare e accidentato, con una fitta rete di barrancos che si snodano lungo i pendii.

    I canaloni formano talvolta profonde valli a forma di V quando il pendio è ripido, e spesso a forma di U quando il profilo è più dolce.

    Queste fortezze rocciose sono scrigni di flora e fauna.

    Tra le pareti dei barrancos si nascondono le ultime ridotte della foresta termofila, che anticamente popolava le zone centrali delle isole, e nelle zone più alte il monteverde, che raggiunge le maggiori estensioni dell’isola ad Anaga e Teno.


    Punto panoramico di El Bailadero

    TF-123 P.K. 0,200

    Dal belvedere di El Bailadero si domina la fertile valle di Taganana, incorniciata da un arco di montagne dalle cime segate.

    Lungo i pendii, tra campi terrazzati e vigneti, si trova il villaggio di Taganana, di cui alcuni angoli ricordano ancora la prosperità che il commercio del vino con l’Europa gli procurava.

    Mirador del Pico del Inglés

    TF-114 P.K.0,144

    Il belvedere del Pico del Inglés è circondato dalla macchia del Parque Rural de Anaga.

    Da qui si può vedere il barranco di Tahodio, con la sua diga sullo sfondo, e alle spalle il barranco di Afur.

    Sullo sfondo, i centri urbani di Santa Cruz e, sopra la Valle di Aguere, San Cristóbal de La Laguna.

    In lontananza, sfocata dalla distanza, la costa della Valle di Güímar e la cresta di Pedro Gil con El Teide sullo sfondo.

    Mirador di Altos de Baracán

    TF-436 P.K. 12
    Buenavista del Norte

    Questo punto di osservazione si trova proprio sulla linea che separa il lato umido dell’isola di Tenerife da quello più secco.

    La sua posizione strategica offre la possibilità di contemplare la verde Valle del Palmar, rivolta a nord, e le profonde gole rivolte a sud.

    Se decidete di venire qui, avrete un’ampia vista su entrambi i lati del Parco Rurale di Teno, all’estremità occidentale di Tenerife.

    Punto panoramico di La Cruz de Hilda

    TF-436 P.K. 14
    Buenavista del Norte

    Dalla Cruz de Hilda si può vedere la frazione di Masca, situata alla testa dell’omonimo barranco.

    Questo borgo è una delle immagini più rappresentative dell’antico massiccio del Teno.

    Intorno, campi terrazzati, palmeti e un esteso retamar-tabaibal che colonizza vecchi frutteti sul fianco della collina completano la vista panoramica da questo punto di osservazione.

    Mirador di Archipenque

    TF-454 P.K. 5
    Santiago del Teide

    Questo punto panoramico offre una vista unica, in cui le colline di Ñifa, Guergues e Abache, a sud-ovest del Parco Rurale di Teno, si trasformano in imponenti scogliere costiere con un salto di circa 500 m sulle calme acque del versante occidentale dell’isola.

    In primo piano, il porto turistico e i complessi residenziali di Los Gigantes completano questa tipica cartolina di una destinazione turistica.

    Sullo sfondo, la Punta de Teno segna la fine dell’isola all’estremità nord-occidentale.

    Daniele Dal Maso

     

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