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    Chipude, roccia dai molti volti

    Foto di Jörg Bergmann

    Questo mese, l’arca del mistero getta l’ancora nei pressi dell’isola di La Gomera per raccontare la storia di un luogo unico: l‘imponente formazione rocciosa di Chipude, che si erge maestosa nel paesaggio delle Canarie, si distingue per la sua struttura a forma di castello e la ricca storia che ha catturato l’immaginazione di molti.

    Foto di Franco Vannini

    Questa struttura rocciosa è un sorprendente esempio di una roccia fonolitica di grandissime dimensioni, una struttura resistente all’erosione del vento che si è formata a partire da materiale vulcanico, utilizzata dai primi abitanti di La Gomera come punto di incontro con le loro divinità.

    Sebbene non esista una singola teoria sulle credenze religiose degli antichi Guance, si crede che questa montagna sacra fosse un punto di comunicazione tra gli esseri umani e il divino.

    Questo fatto è confermato dalla presenza di 35 punti di sacrificio trovati intorno alla sua cima, e si ipotizza che questi potessero essere allineati con le stelle ed eventi astronomici.

    La popolazione locale nella loro ricerca di protezione, favore divino e armonia con i cicli naturali, utilizzavano questi luoghi per rituali all’interno di questi cerchi di pietra e altari che suggeriscono pratiche di sacrificio e cremazione animali.

    Questi riti seguivano una condotta standardizzata, definita dal sacrificio esclusivo di animali domestici, con una rigida selezione delle parti anatomiche utilizzate nelle cerimonie.

    In questo processo, il fuoco acquisiva un ruolo di rilievo, contribuendo alla sacralizzazione di certe pratiche sociali. Resti calcinati di ossa di capre e capretti oltre a coltelli di pietra fonolitica, forniscono indizi chiari su queste antiche cerimonie.

    Alcuni studi fanno pensare che le popolazioni potessero utilizzare questi luoghi come una forma di contatto con oggetti volanti avvistati nel cielo stellato in passato.


    Certamente sarebbero state interpretate come manifestazioni divine, influenzando la spiritualità che circonda questo simbolo dell’isola ed ancora oggi, nella zona, sono stati riportati avvistamenti di luci con movimenti erratici che non corrispondono a traiettorie di aerei o voli di elicotteri.

    Foto di Jörg Bergmann

    Curiosamente, è stato anche suggerito che la formazione rocciosa potrebbe essere stata utilizzata come rifugio dagli abitanti dell’isola, nascondendosi dai pirati che sbarcavano sulla costa di La Gomera.

    Questa dualità di utilizzi mostra la versatilità e l’importanza di questo emblema nella vita dei Guance.

    Sebbene non ci siano certezze definitive, la formazione di Chipude è stata dichiarata monumento naturale nel 1997, sottolineando la sua importanza per la storia culturale e naturale dell’isola.

    Questo enigma va oltre la semplice geologia e ci immerge nella cultura spirituale degli antichi abitanti che ben oltre al paesaggio e la sua storia misteriosa continuano a ispirare domande e speculazioni sul ruolo che ha svolto nella vita degli antichi abitanti di La Gomera.

    Loris Scroffernecher

     

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