La nuova normativa prevede l’obbligo di denunciare il possesso di un animale presente in questo elenco.
Molte famiglie spagnole hanno un parrocchetto o un inseparabile come animale domestico.
Tuttavia, la nuova legge sulla protezione e il benessere degli animali obbliga le famiglie a informare le autorità sul loro possesso per essere autorizzate a prendersene cura.
La legge sulla protezione e il benessere degli animali promossa dal Ministero dei diritti sociali e dall’Agenda 2030 entrata in vigore dal 29 settembre.
Questa nuova normativa aggiorna l’elenco delle specie animali il cui allevamento, commercio e possesso da parte di privati è consentito in Spagna.
Molti comportamenti da parte dei proprietari possono essere sanzionati a causa delle responsabilità che derivano dal possesso di animali domestici.
Responsabilità per i danni, i pregiudizi o i fastidi che questi animali possono causare a persone, altri animali o cose, spazi pubblici o ambiente naturale.
È vietato qualsiasi tipo di abbandono e maltrattamento, aggressione o negligenza che provochi sofferenza, danni fisici o psicologici o la morte degli animali.
Cosa fare se si possiede un animale incluso nell’elenco
Prima dell’entrata in vigore della legge, dovete informare l’autorità ambientale corrispondente della vostra Comunità Autonoma o il Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica dell’animale vietato che avete in casa.
Successivamente, riceverete un’autorizzazione con il permesso di tenere quell’animale in casa, data l’importanza di fornire un ambiente arricchente e adeguato per il suo benessere.
Artropodi, pesci e anfibi il cui morso o veleno potrebbe rappresentare un serio rischio per l’integrità fisica o la salute di persone e animali sono severamente vietati.
Rettili velenosi e tutte le specie di rettili che pesano più di due chilogrammi allo stato adulto, ad eccezione dei cheloni sono severamente vietati.
Tutti i primati.
Mammiferi selvatici di peso superiore a 5 kg da adulti.
Specie incluse in altre normative settoriali a livello statale o comunitario che ne impediscono la detenzione in cattività.
In altre parole, questo elenco di animali comprende roditori, maiali vietnamiti, tartarughe, ricci, ragni, alcuni rettili esotici o uccelli, come pappagalli, inseparabili o parrocchetti.
Se avete una di queste specie in casa, è obbligatorio informare le autorità entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge.
La mancata comunicazione può comportare multe fino a 200.000 euro.
Non è ancora stata stabilita una lista positiva definitiva di animali domestici, quindi le altre specie potranno vivere con i loro proprietari finché non sarà approvata.
All’articolo 80 della legge, le sanzioni sono differenziate tra 500 e 200.000 euro, a seconda del tipo di infrazione.
Allo stesso tempo, le pene per il maltrattamento sono state inasprite in seguito alla riforma del Codice Penale:
Pene detentive da 18 a 24 mesi se l’animale muore.
Pene fino a 36 mesi se ci sono più circostanze aggravanti.
Interdizione da 5 a 10 anni a vivere o lavorare con gli animali.
Franco Leonardi