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    Il Cabildo sta studiando la possibilità di far pagare l’accesso al Parco Nazionale del Teide

    Foto di Cristiano Collina

    La proposta, presentata da Lope Afonso, mira a “contribuire alla conservazione dell’ambiente e a regolare i flussi di visitatori”.

    Le nuove regole per la fruizione del Parco Nazionale del Teide: visite in autobus e limitazioni al parcheggio. (NdR.: un altro Punta de Teno, che ci vanno in pochissimi)
    Il vicepresidente e assessore al Turismo del Cabildo di Tenerife, Lope Afonso, ha aperto la porta all’introduzione di una tassa di accesso al Parco Nazionale del Teide per contribuire alla conservazione dell’ambiente e alla regolazione dei flussi di visitatori.
    “È un approccio che va preso in seria considerazione, non credo sia una sciocchezza”, ha detto in un’intervista a ‘Radio Club Tenerife’, riportata da Europa Press, in cui ha riconosciuto che è già praticato in altre destinazioni turistiche.
    Afonso ha sottolineato che “non si tratta di improvvisare” ma di aprire un “dibattito sereno”, ma allo stesso tempo ha indicato che dovrebbe essere studiato “rapidamente” in modo che possa entrare in vigore nel 2024.
    Foto di Cristiano Collina
    Il vicepresidente comprende che si tratta di una “opportunità” per migliorare l’esperienza dei visitatori e ottenere entrate aggiuntive da reinvestire nel parco stesso, e non nasconde che la decisione era già sul tavolo durante l’elaborazione del PRUG del Teide.
    Ha indicato che questo lavoro sarà “ripreso”, pur sottolineando che è difficile fare “esenzioni” nel pagamento per i residenti, anche se il loro uso dovrà essere “limitato”.
    Afonso ha anche detto che “non è la stessa cosa” far pagare una tassa per l’accesso al parco come un’ecotassa generale “senza criteri di opportunità e sapendo che potrebbe ridurre la competitività della destinazione” e quando la comunità autonoma ha dovuto restituire denaro perché non ha avuto la capacità di realizzare opere di infrastruttura turistica.
    In Europa già la Svizzera, l’Austria e la Germania fanno pagare per alcune strade particolarmente da tenere pulite, restaurate e controllate, ma il biglietto si compra anche lì in loco, davanti ad una sbarra di ferro, e non fanno limitazioni numeriche assurde!
    Ricordiamo la proposta dell’anno scorso o due anni fa di smantellare la funivia del Teide perché secondo loro rovinava il paesaggio, quando prenderanno dei veri tecnici stranieri a occuparsi di questi progetti?
    Bina Bianchini

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