Un comune delle Isole Canarie ne ha abbastanza: multe fino a 10.000 euro per i proprietari che non raccolgono gli escrementi dei loro cani.
“È intollerabile che i nostri bambini, quando vanno nei parchi giochi, non possano giocare perché sono pieni di escrementi e urina di cane, perché i padroni, quotidianamente, li portano lì a fare i loro bisogni”.
Un comune delle Isole Canarie ne ha abbastanza: multerà fino a 10.000 euro i proprietari che non raccolgono la cacca dei loro cani.
Gli atteggiamenti incivili di molti proprietari di cani causano troppi disagi al resto della popolazione.
La mancata raccolta degli escrementi dei cani, che dovrebbe essere un gesto di educazione e civiltà, è diventata fin troppo comune, ed è per questo che un comune delle Canarie, stufo di questa situazione, ha deciso di prendere in mano la situazione.
Il Comune di Arona, attraverso l’Assessorato all’Ambiente, alla Sostenibilità e ai Servizi Pubblici, si sta occupando di una delle questioni che più preoccupano il Comune stesso e molti cittadini e gruppi: gli escrementi e l’urina dei cani e il loro impatto sulla pulizia e sulla qualità della vita nel Comune, a causa dell’abbandono di questi escrementi negli spazi pubblici, soprattutto nei parchi giochi, nei giardini, nei marciapiedi, nelle piazze e nelle facciate.
L’assessore all’Ambiente, alla Sostenibilità e ai Servizi Pubblici, Clari Pérez, ha spiegato che “non possiamo continuare a permettere che, a causa dell’atteggiamento incivile di alcuni cittadini proprietari di cani, il nostro ambiente continui a subire un tale deterioramento, per non parlare dei gravi problemi di salute pubblica che questo comportamento può causare.
È intollerabile che i nostri bambini, quando vanno nei parchi giochi, non possano giocare perché sono pieni di escrementi e urine di cani, perché i loro padroni, quotidianamente, li portano lì a fare i bisogni, proprio come accade in molti dei nostri giardini, piazze, marciapiedi o facciate di edifici”.
La legge sul benessere degli animali, in vigore dal 29 settembre, va oltre.
Il Capo II, articolo 26, stabilisce quanto segue: “I proprietari o le persone che vivono con animali domestici hanno il diritto di godere responsabilmente della loro compagnia e il dovere di proteggerli, nonché l’obbligo di rispettare le disposizioni della presente legge e dei regolamenti che la sviluppano, e in particolare: impedire che gli animali depositino i loro escrementi e la loro urina in luoghi di abituale passaggio di altre persone, come facciate, porte o ingressi di stabilimenti, procedendo in ogni caso alla loro rimozione o pulizia con prodotti biodegradabili”.
Bina Bianchini